Il modulo pubblicato dall’IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni di pagamento e accertamenti esecutivi
E’ pronto ed è stato pubblicato dall’IFEL, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, lo schema base di regolamento che i Comuni potranno utilizzare per la rottamazione delle ingiunzioni fiscali. Il modello è arrivato a seguito delle novità portate dal decreto bollette, con cui il Governo ha esteso la rottamazione-quater anche alle entrate dei Comuni e agli altri enti che non si sono rivolti all’Agenzia della riscossione nazionale (ADER).
Ci si riferisce a quei comuni che fanno attività di riscossione in proprio avvalendosi di un concessionario privato della riscossione, iscritto in apposito albo. Sottolineiamo che gli enti territoriali, nei casi di riscossione diretta, possono stabilire, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, l’applicazione delle disposizioni.
I Comuni e gli enti possono quindi applicare ai propri crediti le disposizioni di cui allo stralcio delle cartelle fino a mille euro e le disposizioni di cui alla rottamazione-quater. Così i contribuenti potranno beneficiare dei vantaggi della Legge di Bilancio.
Rottamazione fiscale, il modulo per le ingiunzioni
Per ufficializzare l’adesione a una o entrambe le sanatorie, i Comuni hanno l’obbligo di adottare le apposite delibere entro il 29 luglio 2023. Delibere che vanno poi trasmesse al Ministero dell’economia e delle finanze entro il 31 luglio per soli scopi statistici. Veniamo dunque al suddetto regolamento con il quale il Comune attiva la rottamazione delle cartelle.
Tale regolamento dovrà innanzitutto stabilire il numero di rate in cui è possibile dividere il pagamento e la relativa scadenza, ma anche le modalità attraverso le quali il contribuente debitore afferma di volersi avvalere della definizione agevolata. Nel modulo si stabiliscono anche i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero delle rate e la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti dell’istanza.
Non è finita qui perché si stabiliscono anche i termini entro i quali l’ente o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione per l’ammontare complessivo delle somme dovute. L’IFEL ha pubblicato il regolamento per l’adesione alla rottamazione delle ingiunzioni fiscali e lì dovrà essere riportato che:
- in caso di riscossione coativa diretta, il debito deve risultare da un’ingiunzione di pagamento emessa entro il 30 giugno 2022
- in caso di riscossione coativa affidata a terzi, il debito deve risultare da atti emessi entro il 30 giugno 2022