La nuova app che mette in vendita prodotti a prezzi bassissimi è tra le più scaricate, ma dietro ci sono i soliti problemi
Nell’App Store è presente da un po’ di tempo una nuova app di e-commerce Made in China, che ha attratto l’attenzione di molti utenti a causa dei prezzi molto bassi dei prodotti che mette in vendita. Stiamo parlando di Temu, un’altra app di fast fashion ormai presente in abbondanza e che propone poco di nuovo. Dietro ai prezzi passi ci sono le solite problematiche che si conoscono.
Ci riferiamo al materiale scadente, ai prodotti inquinanti e allo sfruttamento dei lavoratori. Aprendo l’applicazione e sfogliando le tante offerte fino anche al 90% ci si accorge di essere di fronte a un già visto, con prodotti in vendita a pochi centesimi. Nonostante ciò, Temu sta scalando la classifica delle app di shopping superando anche Shein e Amazon.
Nell’app di trovano oggetti di ogni tipo a prezzi davvero miseri, come soffioni per doccia a 0,58 centesimi o cuffie wireless a poco più di 5 euro. Ma dietro a questi sconti esagerati ci sono grandi problemi di qualità e di sostenibilità. I prodotti sono talmente scadenti che si possono indossare pochissime volte e questo spinge a comprarne subito di nuovi.
I prodotti di bassa qualità e altamente inquinanti sono il primo dei tanti problemi di queste app con offerte e prezzi bassi. Sono già state scoperte le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche che producono oggetti a basso prezzo, come con Shein. Dipendenti sottopagati, senza un contratto e portati a lavorare tantissime ore al giorno in condizioni precarie e senza sicurezza.
Tutto ciò, senza dimenticare che gli abiti e gli altri oggetti potrebbero essere nocivi anche per chi li indossa o chi li usa. Nel caso di Shein, infatti, era stata dimostrata la presenza di sostanze cancerogene e pericolose per la salute e tessuti che contenevano sostanze illegali.
E le valutazioni alte dell’app? Ci sono poi delle agenzie per comprare le recensioni positive e quindi aumentare la credibilità dell’applicazione e dei prodotti che vende. Un sistema che si chiama boosting e inganna in primis il consumatore. Temu, da questo punto di vista, appare solo come l’ennesimo prodotto di un universo digitale che funziona male e che invoglia gli utenti con prezzi bassi.
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