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Fisco

Partite Iva, così arriva il controllo del Fisco

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

Si rischia il procedimento di cessazione della partita Iva in caso di inottemperanza all’invito o di esito negativo dei controlli

Si stanno eseguendo dei controlli non solo sulle partite Iva appena aperte, ma anche su quelle già esistenti. Ciò è quanto risultato dal provvedimento della settimana scorsa dell’Agenzia delle Entrate. Sono in atto nuovi nuove modalità, criteri e termini di tempo per l’analisi del rischio e i controlli che, come detto, riguarderanno anche le partite Iva già in essere.

L’agenzia delle Entrate mette in atto controlli sulle nuove partite Iva e su quelle già attive (ANSA) – Missionerisparmio.it

L’AdE rileverà alcune condizioni di operatività, ma cerchiamo di entrare nel dettaglio per capire come sono organizzati i nuovi controlli messi in atto dall’Agenzia e in quali casi possono riguardare le partite Iva già esistenti. Con la Legge di Bilancio 2023 sono stati rafforzati i controlli sulle aperture delle partite Iva per intercettare eventuali intenti fraudolenti.

Sono infatti tantissimi i casi di partite iva apri e chiudi, riconducibili a soggetti che avviano la propria attività solo per brevi periodi, per massimizzare i profitti, senza adempiere ai versamenti richiesti dal Fisco.

Partite Iva, verifiche su quelle nuove e quelle già esistenti

Con la nuova legge è stata messa in atto un’azione più incisiva per verificare l’effettivo esercizio dell’attività e l’assenza dei profili di rischio. In caso di esito negativo dei controlli l’ufficio avvia il procedimento di cessazione della partita Iva, che ha effetto dalla data di registrazione in Anagrafe Tributaria della notifica del provvedimento e comporta l’esclusione della stessa dalla banca dati VIES.

L’agenzia delle Entrate mette in atto controlli sulle nuove partite Iva e su quelle già attive (ANSA) – Missionerisparmio.it

La valutazione del rischio è orientata su elementi riconducibili al titolare della ditta individuale, o del lavoratore autonomo. Questi elementi possono consistere sia nella criticità del profilo economico o fiscale, sia nella carenza dei requisiti di imprenditorialità. Gli elementi di rischio sono relativi anche alla modalità di svolgimento dell’attività, con anomalie nell’esercizio, o anche alla posizione fiscale del soggetto.

Il confronto dei dati e delle informazioni permette all’Agenzia delle Entrate di individuare tali elementi. In caso di cessazione della partita Iva, il soggetto può richiedere l’attribuzione solo previa presentazione di una polizza fideiussoria. I controlli riguarderanno anche le partite Iva già attive: in particolare quelle che, dopo un periodo di inattività o a seguito di modifiche, riprendono ad operare.

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