Il Ponte sullo Stretto di Messina, opera dal forte sapore utopistico, quanto verrà a costarci? Vediamolo insieme.
Ne è passata di acqua sotto gli altri ponti da quando si è iniziato a parlare della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. In questo articolo vediamo insieme quanto verrà a costarci quest’opera.
Non è sicuramente nuova l’idea di un ponte che congiunga la Sicilia alla terra ferma. L’idea di una connessione fisica tra la Calabria e la Sicilia, infatti, risale addirittura all’epoca dei romani. Tuttavia i romani non investirono denaro nella realizzazione di un’idea che forse pareva loro utopistica o non così rilevante. Di parere completamente diverso i nostri politici che dagli anni ’80 ad oggi continuano a parlarne e a investire soldi nel progetto.
Da quarant’anni a questa parte, infatti, sono stati spesi milioni di euro per studi di fattibilità, progettazione e finanziamenti. Nel 2023 abbiamo un’unica certezza in merito: il ponte ancora non è stato costruito. Restano ancora vaghi e indefiniti i costi. L’incertezza è stata messa nero su bianco ora anche da un dossier della Camera dei deputati datato 9 maggio.
Questo ambizioso progetto ha richiesto parecchi studi sulla fattibilità. Certo è che da più di 40 anni Sicilia e Calabria sono in attesa di veder realizzata questa grande opera. Il Governo Meloni è tornato di recente sulla questione.
Tra il 1981 e il 1997 sono stati spesi 135 miliardi di lire per vari studi di fattibilità. Il Governo Berlusconi diede per primo avvio ai lavori e nel 2003 fu aperto il primo cantiere a Cannitello per l’ancoraggio dei cavi. Nel frattempo, il costo dell’opera era già salito a oltre 130 milioni di euro.Nel 2007, la società Stretto di Messina è passata sotto il controllo di Anas – oggi parte di Ferrovie dello Stato – per l’81% e partecipata da Rete ferroviaria italiana, Regione Calabria e Sicilia. Tuttavia, il progetto ha subito una serie di rallentamenti a causa di polemiche sollevate da forze politiche contrarie alla costruzione del Ponte per ragioni legate ai costi e alla sostenibilità ambientale dell’opera.
Arriviamo al 2013 quando l’allora premier
Mario Monti decise di fermare tutto e la società Stretto di Messina fu liquidata: vennero spesi altri 342 milioni fra penali e indennizzi. Inoltre, ci sono stati i risarcimenti di parti terze poiché non furono fatti accantonamenti a garanzia. A queste cifre bisogna aggiungere quelle spese per diverse altre cause legali. Solo quella intentata da Parsons, colosso dell’ingegneria civile Usa, costò allo Stato italiano 90 milioni di euro.
Ma veniamo ad oggi. Secondo il progetto originario, il costo totale dell’opera sarebbe stato di circa 6 miliardi di euro, ma negli anni questo costo è aumentato, arrivando a 13,5 miliardi di euro, secondo quanto prevede un allegato del Def. Purtroppo non è finita qui perché a tale esorbitante cifra vanno aggiunti i costi per le opere complementari e per l’ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, lato Sicilia e lato Calabria. Si stimano altri 1,1 miliardi in più.
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