Il Reddito di cittadinanza ha i giorni contati. La scadenza del sussidio grillino è sempre più vicina. Vediamo cosa succederà a maggio.
Il Reddito di cittadinanza è sempre più vicino alla fine. Come anticipato da mesi, il sussidio nato nel 2018 su spinta del Movimento Cinque Stelle, non verrà prorogato dal Governo Meloni. Vediamo insieme che cosa accadrà a breve.
Il premier Giorgia Meloni ha mantenuto la promessa fatta ai suoi elettori durante la campagna elettorale: il Reddito di cittadinanza è stato abolito. Le minacce indirizzate a lei e alla figlia di 6 anni, non hanno fermato il Presidente del Consiglio che ha deciso di proseguire spedita per la sua strada. Il sussidio grillino, nato durante il primo Governo di Giuseppe Conte, in questi 5 anni non ha dato i frutti sperati.
Il Reddito di cittadinanza si è rivelato inefficace nel rimettere in moto il mercato del lavoro e non ha favorito il reinserimento dei disoccupati. Non solo: purtroppo è stato terreno fertile per molti truffatori che per mesi – se non per anni- si sono intascati il beneficio statale senza avere i requisiti per farlo. Non da ultimo, secondo diversi imprenditori e ristoratori, il Reddito di cittadinanza avrebbe causato problemi nel trovare manodopera.
Come visto il Reddito di cittadinanza volge verso il tramonto dopo appena 5 anni dalla sua nascita. A partire da settembre entreranno in scena altri strumenti per aiutare le famiglie più bisognose. Tuttavia a maggio ancora milioni di persone percepiranno il sussidio grillino.
A maggio i primi che riceveranno l’assegno per il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza sono i cittadini che devono ricevere la prima ricarica oppure quelle persone che in passato avevano già beneficiato della misura e che hanno fatto richiesta per ottenere il rinnovo. Per queste due categorie la ricarica dovrebbe arrivare tra il 14 e il 16 maggio. Diverso, invece, il discorso per i cittadini che hanno già ricevuto altre mensilità oltre a quella di maggio. In questo caso, la ricarica dovrebbe arrivare tra il 26 e il 27 maggio. Da notare che per ricevere ancora il sussidio è necessario aver aggiornato l’ISEE e aver sottoscritto il Patto per il lavoro. Diversamente il beneficio non vi verrà accreditato a maggio. Inoltre non percepiranno il Reddito di cittadinanza di maggio, coloro che hanno percepito la 18sima rata ad aprile.
A partire da gennaio 2024 il Rdc sarà un ricordo e al suo posto arriverà l’assegno di inclusione, una nuova misura che si rivolge a tutti quei nuclei familiari in cui sia presente un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni. Queste persone sono considerate inoccupabili. Invece per i nuclei familiari composti da soggetti in grado di lavorare è stato previsto un altro aiuto temporaneo: il “supporto per la formazione e lavoro”. In questo caso, il sussidio avrà un importo inferiore e ci saranno anche vincoli più stringenti. Infatti, l’Isee non dovrà superare 9.360 euro e in caso di single, il reddito annuo dovrà essere inferiore ai 6 mila euro. Anche il patrimonio mobiliare non dovrà superare i 6 mila euro.
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