Giorgia Meloni ha presentato il DL Lavoro, ed ha spiegato come alcuni dipendenti potranno avere fino a 100 euro in più al mese.
Il primo maggio il governo Meloni non si è fermato. All’ordine del giorno c’era l’approvazione DL Lavoro, che contiene numerose riforme che andranno ad impattare concretamente i lavoratori dipendenti. Giorgia Meloni si è mostrata raggiante, spiegando che il risultato ottenuto è da considerarsi il più importante degli ultimi decenni.
Queste le parole del primo ministro: “Il giorno della Festa dei Lavoratori il governo sceglie di lavorare. Sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori, a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la propria condizione. Lo facciamo con una serie articolata di provvedimenti. Il più importante è relativo al taglio delle tasse sul lavoro“.
Chi sono i beneficiari del taglio delle tasse: i dettagli
Come annunciato da Giorgia Meloni, il DL Lavoro prevede effettivamente che le tasse per i lavoratori dipendenti vengano ridotte fino a 7 punti IRPEF. Per i redditi fino a 25.000 euro annui lo sgravio contributivo viene abbassato dal precedente 3% al 7%. Per coloro che guadagnano fino a 35.000 euro annui, invece, lo sgravio sale dal 2% al 6%.
Giorgia Meloni ha definito una scelta coraggiosa quella di riuscire a sbloccare i fondi necessari per questo taglio del cuneo fiscale. Le risorse destinate a questo provvedimento ammonterebbero infatti a circa 3 miliardi di euro. Il provvedimento dovrebbe portare sollievo ai redditi più bassi in un periodo di alta inflazione.
100 euro in più al mese, come funziona il DL Lavoro di Giorgia Meloni
Come spiegato da Giorgia Meloni, il taglio delle tasse sulle retribuzioni più basse si concretizzerà in un importo che potrà arrivare fino a 100 euro mensili. Questo non può che richiamare alla memoria il Bonus Irpef, da molti ricordato come Bonus Renzi, che inizialmente aveva un importo di 80 euro e ricevette un enorme consenso dei dipendenti.
Oggi, il Bonus Renzi è diventato il Trattamento Integrativo, e può avere un importo massimo di 100 euro mensili: il provvedimento del DL Lavoro presentato da Giorgia Meloni si aggiungerà agli sgravi già previsti. Non sono però solo questi i provvedimenti approvati con il DL Lavoro, che spazia su numerosi temi.
Con il disegno di legge discusso il primo maggio si è provveduto ad estendere la flat tax fino alla fine della legislatura. Inoltre, si avrà una nuova IRES con due aliquote, la revisione dell’IRPEF ed il superamento dell’IRAP. Per tutti i dipendenti con figli minori, l’esenzione fiscale del fringe benefit è stata innalzata da 250 euro a 3.000 euro annui.
Se da un lato l’esecutivo festeggia per i risultati raggiunti, dall’altra parte l’opposizione non ha risparmiato le critiche. Secondo Elly Schlein il provvedimento dovrebbe chiamarsi “Decreto Povertà“, non DL Lavoro. Propone quindi battaglia per limitare i contratti a termine e soprattutto per ottenere il salario minimo anche in Italia.