Pensioni, l’INPS ci dice che non avremo una vecchiaia tranquilla

Il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ha suonato di nuovo l’allarme riguardo alle pensioni degli italiani. Ecco cosa sta succedendo.

Pasquale Tridico è stato molto chiaro nel corso di una riunione riguardo la previdenza: “Il quadro al 2029 non è positivo, il rapporto tra lavoratori e pensionati cala dall’1,4 all’1,3 per arrivare al 2050 a uno a uno“. Il presidente dell’INPS, secondo quanto riporta ANSA, ha dunque continuato a sollevare dubbi riguardo la sostenibilità del sistema pensionistico.

Pensioni allarme
Pensioni, l’INPS ci dice che non avremo una vecchiaia tranquilla – Missionerisparmio.it

Nel 2029 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale rischierebbe di chiudere il bilancio con un passivo di ben 92 milioni di euro, dovuto principalmente allo sbilanciamento fra il numero di lavoratori ed i pensionati. Nonostante si sia ormai passati al sistema contributivo, infatti, le pensioni vengono erogate con i contributi versati dagli attuali lavoratori.

Pensioni, perchè l’INPS è negativo sul futuro

Nel 2021 le prestazioni erogate dall’INPS sono arrivate al 16,2% del PIL, che vale a 312 miliardi di euro. Il 56% di questo importo corrisponde alle pensioni anticipate, sulle quali non a caso il governo Meloni ha annunciato di voler intervenire con l’accetta. Per lo stesso motivo, si sarebbe deciso di non proseguire con il Reddito di Cittadinanza.

La MIA, ovvero Misura di Inclusione Attiva, dovrebbe ridurre significativamente il sostegno economico alle famiglie con dei componenti che sarebbero disponibili al lavoro. Il sussidio mensile sarebbe ridotto a 375 euro, e se ne potrà fruire per 12 mesi. Si potrà continuare a ricevere la MIA se un’eventuale retribuzione da lavoro rimarrà sotto i 3.000 euro annui.

Su cosa sta puntando Giorgia Meloni per salvare le pensioni

La premier Giorgia Meloni, arrivata a Milano per il Salone del Mobile 2023, ha spiegato una delle strade che il governo potrebbe decidere di percorrere per risolvere lo squilibrio fra pensionati e lavoratori: “Il modo sul quale lavora il governo non è risolverlo con i migranti ma risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile“.

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Pensioni, i dati di Eurofond danno ragione all’INPS: ecco come è cambiata la forza lavoro dal 1995 al 2019 – Missionerisparmio.it

Con queste parole riportate da QuiFinanza il Primo Ministro ha quindi smentito che si voglia aumentare l’immigrazione anche per aiutare il bilancio dell’INPS. Piuttosto, si vuole che il tasso di occupazione femminile sia in linea con la media europea, che era al 63% nel 2019. In Italia, invece, secondo l’ISTAT le donne che lavorano sono poco più del 50%.

L’iniziativa senza precedenti di Giorgetti che punta al lungo periodo

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, avrebbe pensato anche ad un intervento senza precedenti di cui andrebbero a beneficiare indirettamente anche le casse dell’INPS. Il quotidiano Il Foglio spiega che si vorrebbero addirittura azzerare completamente le tasse per i nuclei familiari che siano composti da almeno due figli.

Del resto, anche nel Def si ribadisce quando spiegato più volte da Giorgia Meloni, ovvero che l’immigrazione non può essere considerata la soluzione al problema delle pensioni italiane. Allo stesso tempo, non si può neanche pensare di ridurre le pensioni per far quadrare i conti, perchè la normativa europea non lo consentirebbe.

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