Un provvedimento della legge di bilancio 2023 interviene riguardo la rottamazione delle cartelle nel 2023: ecco cosa è indispensabile sapere.
A molti sono sfuggiti una serie di provvedimenti inseriti nella legge di bilancio 2023 che riguardano la rottamazione delle cartelle. Ha infatti suscitato grande attenzione la richiesta di rottamazione da inviare all’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il prossimo 30 aprile, che si riferisce agli importi iscritti a ruolo fino a giugno 2022.
L’agenzia delle Entrate ha anche messo a disposizione lo strumento del Prospetto Informativo, che si può richiedere anche senza fare l’accesso al proprio profilo sul sito web www.agenziaentrateriscossione.gov.it. In 5 giorni lavorativi si è in grado di avere un riscontro via e-mail che permette di verificare la possibilità di inoltrare la domanda.
La legge di bilancio 2023, dal comma 153 al 159 dell’articolo 1 si è espressa riguardo la rottamazione delle cartelle. Si è quindi prevista la possibilità di chiedere una rottamazione anche per gli avvisi bonari. Questi provvedimenti non sono validi per tutte le lettere inviate a seguito di controllo automatizzato, ma solo per quelle degli anni 2019-2021.
Chi aderisce a questa rottamazione 2023 potrà abbassare le sanzioni in maniera consistente. Si tratta infatti di non pagare più il 10% oltre all’importo dovuto e non versato, ma solo il 3%. A tal proposito si è espressa anche l’Agenzia delle Entrate attraverso la circolare numero 1/E del 13 gennaio 2023.
Possono usufruire di questa rottamazione coloro che, al 1° gennaio 2023, non avevano ancora visto scadere i termini di pagamento della prima rata, così come dettagliato sull’avviso bonario ricevuto. Inoltre, anche coloro che hanno ricevuto una lettera da gennaio 2023 a seguito del controllo automatizzato possono usufruire della rottamazione.
In quest’ultimo caso, per godere del beneficio sarà necessario provvedere al pagamento in un’unica soluzione entro 30 giorni, oppure entro 90 giorni se il pagamento è effettuato in via telematica. Chi vorrà chiedere la rateizzazione dovrà rispettare le stesse scadenze per il versamento di quanto dovuto con il primo pagamento.
La legge di bilancio 2023, per venire incontro ai contribuenti in questa contingenza difficile creatasi dopo la pandemia di Covid, è intervenuta anche sul numero massimo di rate. Si è quindi passati da 8 ad un massimo di 20, il cui versamento sarà sempre su base trimestrale. L’aumento delle rate si può applicare anche a chi ha già iniziato il rimborso.
Bisogna prestare attenzione a non pagare le rate in ritardo per non perdere il beneficio. L’articolo 15-ter del DPR 602/1973 definisce come lieve ritardo un pagamento effettuato entro 7 giorni dalla scadenza prevista per la rata. Se si rientra in questa casistica si potrà continuare a beneficiare dello sconto sulle sanzioni previste dall’avviso bonario.
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