Ci sono alcuni documenti a cui bisogna prestare molta attenzione per l’assegno INPS, come ad esempio quello emesso in data 3 aprile 2023.
Oltre il 40% dei pensionati italiani percepisce un reddito pensionistico lordo inferiore ai 1.000 euro mensili. L’analisi del XXI Rapporto Annuale INPS evidenzia anche come solo il 15% dei pensionati più poveri riesca a percepire anche un assegno sociale. Un altro 26%, invece, beneficia di una pensione al superstite.
Le donne hanno un assegno inferiore di circa 6.000 euro annui rispetto agli uomini. Questo dato è giustificato dal fatto che le settimane contributive delle donne sono di molto inferiori in media rispetto a quelle degli uomini: in altre parole, le donne lavorano di meno. Le pensioni di anzianità rimangono la maggioranza di quelle erogate, e sono il 60%.
La spesa per le pensioni aumenta insieme ai poveri
Le pensioni in Italia sono più magre rispetto agli altri paesi dell’Europa occidentale. Gli ultimi dati Eurostat disponibili registrano una spesa media UE del 12,7% del PIL nel 2019. L’Italia, nello specifico, aveva speso il 16%: un punto percentuale in più rispetto alla Francia, dove le pensioni minime però ammontano a 1.000 euro mensili.
È dunque l’indice Gini che spiega come in Italia la spesa pensionistica cresca con il passare degli anni, ma con un aumento estremamente significativo della disparità di reddito percepito fra i pensionati con l’assegno più ricco e quelli più poveri. Nella serie storica 1995-2021, infatti, l’indice Gini è cresciuto addirittura del 10%.
I requisiti per chiedere l’assegno sociale all’INPS nel 2023
Con la circolare n.1268 del 3 aprile 2023, l’INPS ha voluto fare alcune precisazioni riguardo l’assegno sociale, talvolta chiamato erroneamente pensione sociale. Per poter fruire del sostegno, bisogna rispettare il requisito anagrafico richiesto, ovvero l’età del richiedente non deve essere inferiore a 67 anni.
Per richiedere l’assegno sociale è inoltre richiesta la cittadinanza italiana o dello stato di San Marino, dello Spazio Economico Europeo o della Svizzera. In alternativa, si deve godere dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria. È valido anche il permesso di soggiorno di lungo periodo ed in ogni caso bisogna risiedere in Italia da almeno 10 anni.
Questo requisito è fondamentale per percepire l’assegno sociale
Mantenere la residenza in Italia è fondamentale per poter continuare a ricevere l’assegno sociale dall’INPS dopo l’inoltro dei documenti e l’approvazione della domanda. Nel 2023 l’importo erogato mensilmente è stato aggiornato al costo della vita, passando da 469,03 euro a 503,27 euro, registrando quindi un aumento del 7,3% rispetto al 2022.
L’assegno sociale può essere percepito in misura intera o ridotta. Percepiscono tutto il sostegno coloro che hanno un reddito familiare inferiore all’importo dell’assegno. Verrà invece erogata una frazione a tutti coloro che percepiscono un reddito compreso fra l’importo dell’assegno sociale ed il doppio dell’importo annuo.