I mutui diventano sempre più cari, rendendo sempre più difficile accedere al credito per comprare casa: ecco cosa accadrà nei prossimi mesi e cosa deve sapere chi invece ha intenzione di vendere il proprio immobile.
Il mercato immobiliare italiano, a differenza di altre piazze altrettanto ambite, ha fatto fatica a riprendersi dalla crisi del 2008 iniziata con lo scoppio della bolla dei mutui subprime negli Stati Uniti. Dopo la fine dei lockdown imposti durante la pandemia di Covid, però, c’è stata una discreta ripresa delle compravendite immobiliari.
Quanto successo negli anni 2020 e 2021 ha indotto gli italiani a cercare case con caratteristiche diverse. Gli spazi più ampi sono diventati una caratteristica molto ricercata, così come la presenza di un giardino. Di conseguenza, i prezzi al metro quadro delle case sono lievitati, soprattutto nelle città di medie e grandi dimensioni.
Cosa succederà nel 2023 al mercato immobiliare
La società di consulenza Nomisma vede uno scenario nuovamente avverso per il mercato immobiliare nel corso del 2023. L’intensificarsi della guerra in Ucraina e la severità nella politica monetaria della BCE confermerebbero i timori già espressi dal mercato a fine 2022, dove c’era stata una lieve flessione nelle compravendite.
Nell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare – Marzo 2023 di Nomisma si sottolinea come si stia delineando sempre di più un’ulteriore criticità che rischia di travolgere il mercato immobiliare. La solvibilità di coloro che hanno acquistato una casa con un mutuo potrebbe infatti essere messa a dura prova dalla crisi economica in cui stiamo entrando.
Come intende affrontare la crisi la BCE e cosa comporterà per chi deve stipulare un mutuo o vendere la propria casa
Coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile, purtroppo, hanno visto l’importo della loro rata mensile crescere mese dopo mese. Questo è dovuto all’inflazione registrata nel corso del 2022, che ha portato la BCE a continuare ad alzare i tassi. La Banca Centrale Europea continuerà su questa strada fino a quando l’inflazione tornerà sotto il 2%.
L’innalzamento del tasso di interesse porterà di conseguenza ad un ulteriore aumento delle rate dei mutui. Oggi, secondo Money.it, il tasso di interesse medio per chi vuole sottoscrivere un nuovo mutuo oggi è del 4%. Rispetto a due anni fa, quando il tasso era attorno all’1%, c’è stata una crescita esplosiva, così come è stato per il costo dell’energia.
Mutui sempre più cari, ecco cosa accadrà se nei prossimi mesi vuoi vendere casa
L’aumento del costo del denaro è uno dei tanti fattori che si deve tenere presente quando si vuole vendere casa. Tecnocasa ha mostrato come i prezzi delle case in Italia stiano crescendo soprattutto nelle località turistiche, e si pensa che nei prossimi mesi questa tendenza continuerà a consolidarsi modellando i prezzi delle case.
Dall’altra parte, chi vuole acquistare casa oppure ha già un mutuo in essere, deve essere consapevole della congiuntura economica. L’OPEC+ ha annunciato un taglio della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno, che si affianca agli altri tagli alla produzione annunciati, ad esempio, dalla Russia. Questo porterà di nuovo alla crescita dei prezzi energetici, innescando di nuovo una fiammata inflattiva.