È una domanda che da settimane ci stiamo facendo tutti: quali sono le banche più sicure? Scopriamolo insieme.
La crisi delle banche e l’ipotesi che possano fallire sta facendo tremare tutto il mondo. È naturale interrogarsi circa la solidità dell’istituto di credito a cui abbiamo affidato i nostri risparmi. Facciamo un confronto tra le varie banche presenti in Italia per capire quali sono le più sicure e quali vantaggi offrono.
Erano anni che non assistevamo al fallimento di una banca. Ma dopo il fallimento di Silicon Valley Bank e quello scongiurato in extremis – con la cessione a UBS – di Credit Suisse, in molti ci stiamo chiedendo se fatti simili potrebbero verificarsi anche in Italia.
Governo ed esperti del settore non hanno perso tempo e hanno voluto rassicurarci. La Banca Centrale Europea sottopone periodicamente gli istituti di credito degli Stati membri a stress test per mettere alla prova il loro grado di solidità.
Certo è che se il mercato immobiliare entrasse in crisi – come sta già in parte avvenendo a causa dell’inflazione- e le persone non riuscissero più a saldare i debiti contratti con mutui e prestiti, il rischio di un fallimento ci sarebbe eccome.
Gli ultimi stress test condotti dalla Bce hanno evidenziato che tutte le banche europee dovrebbero avere una gestione più prudente per far fronte ad eventuali problemi che potrebbero presentarsi in futuro.
Nonostante ciò le banche italiane sembrano avere un buon grado di solidità. Oltre ad aver superato bene gli ultimi stress test, le nostre banche offrono altre garanzie ai loro clienti. Infatti in Italia esiste un Fondo Interbancario di tutela dei depositi che protegge i depositi dei correntisti fino a 100.000 euro. Questo vuol dire che, nel caso in cui una banca dovesse fallire, i soldi sui conti correnti verrebbero rimborsati fino a 100.000 euro.
Tuttavia un correntista che sul conto corrente avesse più di 100.000 euro, in caso di fallimento della banca, perderebbe la cifra eccedente tale importo. Per questo la soluzione migliore per tutelarsi, è avere più conti correnti in diverse banche e non lasciare più di 100.000 su nessun conto.
Fatte queste doverose premesse ora è il caso di capire dove conviene aprire un conto corrente. Mettiamo a confronto le proposte delle principali banche italiane.
Se volete avere le idee più chiare sulla reale situazione delle banche, ecco cosa potrebbe accadere a breve.
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