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Economia

Rendita anticipata per le donne casalinghe, cosa c’è da sapere

Published by
Samanta Airoldi

Buone notizie per le casalinghe: potranno beneficiare di una rendita anticipata. Vediamo insieme i dettagli e cosa fare per ottenerla.

Non tutti sanno che anche le casalinghe hanno diritto alla pensione. Fino a qualche anno fa purtroppo non era così e a molte donne non veniva riconosciuto alcun assegno dopo essersi occupate per una vita intera della casa e della famiglia. Ora è possibile addirittura avere una rendita anticipata. Vediamo insieme di cosa si tratta e cosa fare per averla.

Le casalinghe possono avere una pensione anticipata/ Missionerisparmio.it

Nel caso delle casalinghe la pensione consiste in una forma di assicurazione ancora poco conosciuta in Italia. Nel nostro Paese, infatti, questa forma di pensione è nata solo nel 1997, dunque da non molto. La pensione per le casalinghe è nata grazie alll’istituzione di un apposito Fondo gestito dall’Inps.

A questo  Fondo Casalinghe possono iscriversi sia le donne sia gli uomini purché non facciano alcun altro lavoro e non godano già di una pensione. L’iscrizione è totalmente gratuita e ci si può iscrivere a partire dai 16 anni di età direttamente sul sito dell’Inps.

Ecco cosa devono fare le casalinghe per avere una rendita

Per avere diritto a questa rendita è fondamentale capire bene di cosa si tratta, come funziona e quanto è necessario versare ai fini di avere la propria meritata pensione.

A quanto ammonta la pensione per le casalinghe/ Missionerisparmio.it

Nonostante sia possibile iscriversi al Fondo casalinghe già a 16 anni, per poter richiedere la pensione è necessario attendere almeno fino a 57 anni di età. Si tratta, dunque, di una forma di pensione anticipata visto che letà pensionabile attualmente è di 67 anni. Il requisito minimo contributivo per ottenere la pensione è quello di aver versato almeno 5 anni di contributi.

Tuttavia non è finita qui. Non si può versare quello che si vuole per ottenere poi la rendita. È infatti necessario versare un importo non inferiore a quello previsto per l’assegno sociale – che varia di anno in anno –  maggiorato del 20%. Questa ultima condizione però non vale se la pensione viene chiesta dopo i 65 anni di età: in questo caso bastano 5 anni di contributi versati al Fondo casalinghe, a prescindere dall’importo versato. Altra conditio sine qua non: per lo svolgimento dell’attività domestica è necessario iscriversi all’Inail.

Ma a quanto ammonta la rendita di una casalinga? In base a quanto si versa  cambia non solo l’importo della pensione ma anche la sua durata. Esiste un importo minimo che è pari a 25,82 euro al mese. In questo caso si avrà diritto, però, ad un solo mese di pensione in tutta la propria vita. Decisamente troppo poco. Più si versa, ovviamente, maggiori mesi di pensione si otterranno al momento opportuno.

Quindi, alla fine del periodo dei versamenti effettuati, l’Inps farà i calcoli di quanti mesi di pensione spetteranno alla casalinga assicurata. Per calcolare l’Inps dividerà tutto il montante contributivo per 25,82 euro. Pertanto, chi versa 25,82 euro al mese otterrà un mese di pensione, chi ne verserà il doppio due mesi e così via.

Per quanto riguarda l’importo dell’Assegno pensionistico, si applica il sistema di calcolo  contributivo. Per fare un esempio: una casalinga che abbia versato 100 euro al mese per 20 anni,  a 65 anni di età prenderà un assegno pensionistico di circa  127 euro al mese. Se non rientrate nella categoria delle casalinghe esistono altri modi per andare in pensione con solo 10 anni di contributi.

 

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