Rottamazione cartelle, cosa succede davvero con multe e bolli auto non pagati

Come bisogna procedere per la rottamazione delle multe e dei bolli auto non pagati? Ecco cosa ha confermato l’Agenzia delle Entrate.

Molti contribuenti non sono sicuri riguardo le differenze fra lo stralcio e la rottamazione delle cartelle. Per quanto riguarda alcuni specifici carichi affidati agli agenti di riscossione, sembra che non sia chiaro a tutti come procedere. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha messo a punto uno strumento che confermerà la possibilità di rottamare il debito.

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Rottamazione cartelle, cosa succede davvero con multe e bolli auto non pagati – Missionerisparmio.it

Collegandosi al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it si troverà in evidenza la notizia “Definizione agevolata – Richiedi il Prospetto informativo“. In alternativa, selezionando dal menù principale “servizi”, si troverà la spiegazione di cosa sia il Prospetto informativo e di come procedere a presentare la domanda on-line.

Rottamazione, cosa fare con multe e bolli auto non pagati

Il Prospetto informativo, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione a metà febbraio, permette di verificare la possibilità di accedere allo stralcio anche senza dover fare accesso al portale. Si dovrà inserire solamente i propri dati, la propria e-mail e, soprattutto, il numero di cartella esattoriale.

In poche ore, l’Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà tramite e-mail se il proprio debito può accedere alla rottamazione delle cartelle”. Per quanto riguarda le imposte non pagate degli Enti locali, come ad esempio le multe, i bolli dell’auto, l’IMU e la TASI, bisognerà verificare quale sia la decisione presa individualmente dal comune o regione.

Come è intervenuto il decreto Milleproroghe 2023 sulla rottamazione

La legge di bilancio 2023, che prevede la rottamazione delle cartelle “quater“, è stata integrata dal successivo decreto Milleproroghe 2023. Il D.L. 198/2022, infatti, prevede una proroga per comuni e regioni riguardo la possibilità di procedere allo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro. Il termine per questa decisione è stato aggiornato al 31 marzo.

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Agenzia delle Entrate, le FAQ aggiornate al 28 febbraio 2023 per la rottamazione “quater” – Missionerisparmio.it

Nel caso in cui i comuni o le regioni non si dovessero esprimere riguardo la possibilità di stralciare gli importi inferiori a 1.000 euro delle cartelle precedenti al 2015, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione procederà automaticamente alla cancellazione del debito. Per accedere allo stralcio, infatti, non bisogna fare nulla.

Quali sono i comuni che hanno già dichiarato di non voler lo stralcio delle cartelle

Bisogna dire che città come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Piacenza e Bari hanno già chiarito di non voler permettere lo stralcio delle cartelle. Allo stesso tempo, AdnKronos conferma che Lecce, Lucca, Pistoia, Arezzo ed Acerra avrebbero confermato la volontà di permettere ai contribuenti lo stralcio dei debiti.

Coloro che non potessero accedere allo stralcio potranno verificare dunque la possibilità di rottamazione la propria cartella esattoriale entro il 30 aprile 2023. In questo caso saranno da pagare gli importi che, nella cartella esattoriale, sono indicati con i codici tributo 5242 e 5354, che corrispondono alle sanzioni ed al recupero delle spese.

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