No alla rottamazione delle cartelle, cosa ti resta da fare

Il decreto Milleproroghe ha introdotto alcune importantissime novità per i carichi affidati agli agenti di riscossione da parte degli Enti locali.

La legge di bilancio ha stabilito che i contribuenti nel 2023 avranno due possibilità per le loro cartelle esattoriali. Per i debiti fino a 1.000 euro è previsto lo stralcio, ovvero la cancellazione automatica. Questo significa che le cartelle esattoriali verranno cancellate senza che si faccia nulla, a patto che si rispettino due requisiti.

Cosa fare con la rottamazione delle cartelle?
No alla rottamazione delle cartelle, cosa ti resta da fare – MissioneRisparmio.

Il debito inferiore o pari a 1.000 euro deve essere stato affidato agli agenti della riscossione fra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015. Allo stesso tempo, non deve essere un tributo locale come IMU, TARI e le multe stradali. Per queste sanzioni, infatti, fino alla fine di febbraio si pensava che fossero stessi Enti locali a decidere cosa bisognasse fare.

No alla rottamazione delle cartelle, cosa ti resta da fare

Ai Comuni e Regioni era stata demandata la possibilità di decidere come procedere riguardo i carichi affidati agli agenti della riscossione. Il DL 198/2022, detto anche decreto Milleproroghe 2023, è passato con 198 voti favorevoli e 128 contrari il 15 febbraio al Senato. Il presidente Mattarella ha firmato, facendo comunque alcuni commenti.

Il decreto Milleproroghe andrebbe utilizzato solamente per leggi di estrema urgenza ed in casi molto particolari. Con questo appunto, ha quindi fatto capire che il decreto ha visto la firma solamente perchè vicino alla data di scadenza. Se lo avesse rimandato alle camere, sarebbe quindi scaduto, bloccando diversi provvedimenti, come quello del Superbonus.

Le novità introdotte dal decreto Milleproroghe 2023

Il decreto Milleproroghe 2023 interviene per prorogare la scadenza riguardo la scelta di procedere allo stralcio delle cartelle da parte degli Enti locali. Comuni e Regioni avevano infatti tempo per prendere una decisione fino al 31 gennaio 2023. Adesso la scadenza si è aggiornata al prossimo 31 marzo. Ci saranno due strade che si potranno percorrere.

rottamazione cartelle
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto Milleproroghe 2023 – MissioneRisparmio.

I comuni potranno non effettuare alcuna comunicazione fino alla scadenza decisa dal Milleproroghe. In questo caso si procederà automaticamente allo stralcio parziale. Si azzereranno quindi solo la quota dovuta per interessi e sanzioni, ma non la quota capitale del debito per la quale si dovrà procedere al versamento del dovuto.

Cosa si può fare se Comune o Regione non vogliono lo stralcio

Gli Enti locali potranno anche decidere di emettere una delibera. In questo caso potranno comunicare due scelte: l’adesione allo stralcio anche per i loro debiti affidati agli agenti di riscossione fino alla fine 2015 oppure il rifiuto cancellare i debiti risalenti a più di 7 anni fa. Alcuni comuni, hanno già comunicato di non voler aderire.

Fra questi ci sono alcune delle città più grandi in Italia, fra cui Roma, Milano, Bologna, Firenze, Piacenza, Verona e Bari. Coloro che non potranno procedere con lo stralcio avranno comunque la possibilità di percorrere la seconda strada disponibile per le loro cartelle esattoriali, ovvero la rottamazionequater” o Definizione Agevolata 2023.

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