C’è tempo fino al 30 aprile 2023 per poter aderire alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Attenzione però alle rate per non rischiare di perdere i benefici.
La Legge di Bilancio 2023 ha previsto una nuova fase per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate. Tale sanatoria è valida per le cartelle ricevute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
La definizione può riguardare anche il singolo carico iscritto a ruolo o affidato e prevede il versamento di:
- Somme affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale.
- Rimborsi delle spese per le procedure esecutive.
- Rimborsi delle spese di notifica della cartella di pagamento.
Per la definizione agevolata sono escluse nel pagamento:
- le sanzioni e gli interessi inclusi nei carichi;
- gli interessi di mora di cui all’art. 30, comma 1, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602;
- le sanzioni e somme aggiuntive di cui all’art. 27, comma 1, del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46;
- le somme maturate a titolo di aggio ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112.
Rottamazione cartelle esattoriali 2023: come aderire alla sanatoria
Il debitore rende noto all’agenzia di riscossione la volontà procedere alla definizione agevolata rendendo, entro il 30 aprile 2023, apposita dichiarazione, con le modalità, esclusivamente telematiche, che la stessa Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito ufficiale. In tale dichiarazione il debitore sceglie il numero di rate nel quale intende effettuare il pagamento, entro il limite massimo previsto dal comma 2.
Entro il 30 giugno 2023, l’agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse. Tale comunicazione è resa disponibile ai debitori anche nell’area riservata del sito internet dell’agente della riscossione.
Quali cartelle esattoriali possono essere rottamate?
Per la nuova rottamazione cartelle esattoriali 2023, la Legge di Bilancio ha predisposto l’annullamento automatico delle cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro,antecedenti al 2015, a partire dal 31 marzo 2023 (ossia ancora pendenti a questa data). Lo stralcio, però, esclude dalla sanatoria totale i debiti derivanti dalle multe stradali e dai tributi locali (come ad esempio l’IMU), nonché quelli nei confronti di Enti previdenziali privati. In quest’ultimo caso, saranno gli Enti stessi a decidere se annullare o no i debiti sotto i 1.000 euro antecedenti al 2015. Inoltre possono beneficiare della rottamazione quarter tutte le cartelle superiori a 1.000 euro con notifica dopo il 2015.
Cosa accade se salto una rata della rottamazione cartelle esattoriali?
Dopo aver avuto il via libera per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali con tanto di numero di rate da pagare diventa fondamentale rispettare i pagamenti. Infatti in caso di mancato pagamento di una rata oppure un ritardo di un solo giorno sono guai per il contribuente. In sostanza, saltare un pagamento, farlo in modo parziale o anche solo effettuarlo con un giorno di ritardo costerà: l’uscita dalla sanatoria co il ritorno del carico debitorio pieno delle vecchie cartelle. Conseguentemente, i versamenti già effettuati saranno acquisiti a titolo di acconto e il debito residuo non potrà più essere rateizzato. Quindi serve massima attenzione e puntualità nei pagamenti.