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Fisco

Rottamazione cartelle, nuove chance per chi aveva perso la possibilità di ottenerla

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

Sono in arrivo delle novità dall’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda le cartelle esattoriali e la nuova rottamazione possibile per i decaduti

La sanatoria delle cartelle esattoriali rappresenta ad oggi un provvedimento definito. Rottamazione, cancellazione e stralcio sono ufficiali, ma nonostante questo i chiarimenti del Fisco sono sempre ben accetti, perché le domande degli utenti sono sempre tante. Una delle delucidazioni più frequenti riguarda la possibilità per i decaduti.

Cartelle esattoriali (Missionerisparmio)

Ci riferisce a soggetti in difficoltà economica quando hanno evaso, ma anche quando aderito a vecchie sanatorie o piani rateali. In tanti si chiedono se possono aderire alla nuova rottamazione, pur non avendo pagato tutte le rate della vecchia. Va specificato che se la cancellazione automatica delle cartelle, o lo stralcio altrettanto automatico, non prevedono domanda, non è così per la rottamazione.

Entro il 30 aprile 2023 infatti i contribuenti dovranno produrre istanza, ma lo possono già fare perché la procedura telematica sul sito dell’AdE è già presente. E’ molto importante presentare la domanda in maniera corretta ed ecco perché i chiarimenti del Fisco servono molto.

Rottamazione, come funziona per i deceduti

Per la rottamazione cartelle le Entrate liberano la sanatoria per coloro che hanno avuto problemi in passato con i vecchi piani di dilazione e vecchie rottamazioni. Rientrano dunque nella rottamazione quater anche quelli che erano decaduti dalle vecchie. La decadenza da una vecchia sanatoria non è infatti vincolante e non blocca chi non ha rispettato quelle precedenti.

Precisiamo che la rottamazione non cancella del tutto il debito come la cancellazione automatica. Cancella gli interessi, le sanzioni e tutto ciò che riguarda ciò che sono gli utili del concessionario. Questa regola che anche i decaduti possono rientrare nella nuova rottamazione è stata messa nero su bianco dall’Agenzia delle Entrate.

Agenzia delle Entrate: che cosa possiamo fare (Missionerisparmio)

Ciò è valido anche per quelle cartelle che nel frattempo erano state ridotte da pagamenti pregressi ma non completate. Un vantaggio importante quindi che permette di eliminare sanzioni, interessi di mora e interessi per ritardata iscrizione. Per cui, se la cartella rientra tra quelle da rottamare (perché entro il 30 giugno 2022) nulla impedisce a tali contribuenti indebitati di presentare una nuova domanda di definizione agevolata.

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