Questa volta sembrerebbe essere quella buona: il canone Rai potrebbe finalmente sparire dalle bollette dell’energia elettrica.
Come successo dal 2005 al 2015, e poi dal 2018 ad oggi, il decreto Milleproroghe si trova a dover affrontare alcune delle questioni più spinose a livello politico. Il provvedimento dovrebbe arrivare in Senato martedì 14 febbraio: scadrà il 27 febbraio, ed entro quella data dovrà essere esaminato anche dalla Camera.
Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha spiegato a Il Fatto Quotidiano: “Se il numero degli emendamenti lo consente si possono esaminare in Aula in Senato altre questioni“. Fra queste, si approfondirebbero anche gli sbarchi di clandestini: dal 1° al 31 gennaio 2023 sono 4.959, il 60% in più dello stesso periodo dello scorso anno.
Sono principalmente quattro le misure che i senatori si troveranno a discutere. Il Milleproroghe contiene la proroga fino al 30 giugno dello smart working per il lavoratori cosiddetti “fragili” del settore pubblico e privato. Anche chi svolge mansioni non compatibili con il lavoro da casa vi potrà accedere grazie allo stanziamento dei fondi del governo.
Il Milleproroghe contiene anche l’ennesimo rinvio alla riforma delle concessioni balneari. La Commissione europea ha fatto sapere attraverso un portavoce di non vedere di buon occhio questa proroga. Per quanto riguarda i pensionamenti, sembrerebbe ormai accettata la misura che permetterebbe ai medici di base di andare in pensione anche a 72 anni.
Da sempre, una delle tasse più sentita dagli italiani è il canone Rai. In media, fino al 2015 era evaso dal 27% degli italiani. Quando il governo Renzi decise di inserire l’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nella bolletta elettrica. Da allora, l’evasione è crollata al 5%.
Sebbene i dati mostrerebbero l’efficacia del provvedimento voluto da Matteo Renzi nel 2016, sembrerebbe che questa volta potrebbe essere davvero quella buona: il canone Rai potrebbe finalmente essere tolto dalle bollette. Anche in questo caso, l’Unione Europea ha commentato che sarebbe un onere improprio e non potrebbe essere abbinato.
Bisogna dire che l’assorbimento del costo del canone Rai da parte della cosiddetta fiscalità generale resta piuttosto remoto. Forse non tutti sanno che il canone Rai è dovuto quando almeno un componente della propria famiglia anagrafica risulta possedere un televisore o un apparecchio adattabile alla ricezione di programmi televisivi.
Se si dovesse guardare la Rai dal tablet, smartphone o PC, però, nessun importo sarebbe dovuto. Gli over 75 con un reddito inferiore a 8.000 euro annui non pagheranno il canone Rai se avranno compilato il modulo di richiesta dell’esenzione entro il 31 gennaio. Sono esentati anche i diplomatici ed i militari stranieri che compilano i moduli a loro riservati.
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