Attenti alla mail che sta per arrivare dall’INPS. Lo stesso Ente ha voluto mettere in allerta tutti gli italiani. Ecco cosa sta succedendo.
L’Italia, insieme al Canada, la Francia, la Finlandia e gli Stati Uniti, è stata vittima di un recente attacco randsomware. Si tratta di un tipo di virus che prende il controllo del computer o dello smartphone della vittima. Immediatamente, viene eseguita la crittografia di tutti i dati: questo significa che il proprietario del dispositivo non potrà accedere a nulla.
Chi ha scatenato l’attacco randsomware, di solito, chiede un riscatto per poter “liberare” il computer o il laptop del malcapitato. Come racconta Il Corriere della Sera, questo sarebbe proprio ciò che è capitato il 5 febbraio ad alcuni server VMware ESXi, di cui è stata sfruttata la vulnerabilità CVE-2021-21974.
Come si può scaricare un virus randsomware? Solitamente, cliccando su un link. Nello stesso modo, si può anche diventare vittima di una campagna di phishing. Si tratta di una truffa informatica dove, di solito, viene inviata una mail, un SMS o un messaggio sui social network che invita a confermare i propri dati personali.
Alcune volte, come nel caso della truffa perpetrata ai danni dell’INPS, si scrive ad alcuni indirizzi e-mail con il logo dell’Ente. Si spiega al cittadino di non essere riusciti a completare la pratica di rimborso perchè mancavano alcuni dati, e quindi si invita a fare l’accesso al sito. Nel momento in cui si clicca sul link, si è cascati nella trappola digitale.
L’INPS ha dedicato alcune pagine del proprio portale per spiegare quali sono le truffe più comuni ai suoi danni. Proteggersi dal phishing è molto semplice: non bisogna mai cliccare sui link contenuti nelle e-mail che si ricevono, neanche se il mittente è conosciuto. È consigliato digitare sempre manualmente l’indirizzo web che si desidera visitare.
Un errore che non bisogna commettere è quello di rispondere alle e-mail fornendo i propri dati personali. Nel caso si avesse qualche dubbio riguardo la natura del messaggio o si fosse interessati a rispondere, è sempre meglio chiamare prima l’assistenza clienti INPS. Il numero verde 803 164 è gratuito da telefono fisso e c’è inoltre il numero 06 164 164.
Nel caso in cui ci si fosse accorti di essere caduti vittima di una campagna di phishing, si può contattare la polizia postale. Non è mai consigliato pagare eventuali importi che vengono chiesti come riscatto per sbloccare il proprio computer o laptop. Inoltre, dopo aver ricevuto gli importi richiesti, molti truffatori spariscono lasciando il dispositivo bloccato.
Bisogna dunque fare attenzione a tutte le e-mail che si ricevono, non solo dall’INPS. Sarebbe bene effettuare un back-up, ovvero una copia, dei dati che conserviamo sui dispositivi digitali. L’hard-disk andrebbe quindi conservato offline ed aggiornato periodicamente. Allo stesso modo, tutti i dispositivi andrebbero periodicamente resettati.
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