Il tema dei pensionamenti anticipati continua ad essere molto caldo nel 2023. Grazie alle molte misure di pensionamento anticipato, molte persone possono ritirarsi prima del tempo.
Ecco una soluzione perfetta per i caregiver, ovvero coloro che si prendono cura degli anziani.
La figura del caregiver sta venendo sempre più ben considerata dalla società e dalla politica. Si tratta di una figura molto importante e con una grossa responsabilità sulle spalle, dovendosi occupare attivamente della salute delle categorie di persone più deboli. Questa occupazione richiedere molta attenzione, studio e un importante impegno in fatto di tempo ed energie. Il caregiver è stato, per tanto tempo, un lavoro che è sfuggito alle attenzioni della politica e dell’opinione pubblica, un po’ dato per scontato da tutti. Complice la pandemia, questa figura è stata fortemente rivalutata, e nel 2023 se ne è capito non solo l’importanza sociale, ma anche la forte difficoltà che affronta tutti i giorni con il suo lavoro.
Secondo la politica italiana, infatti, l’impegno dei caregiver è paragonabile a quello dei lavoratori in ambiti di lavoro usurante. Questo perché il caregiver è, spesso, una figura che deve occuparsi di persone bisognose di attenzione mentre fa un secondo lavoro. Pensiamo, ad esempio, a quelle persone che, nonostante il lavoro, si prendono cura dei genitori anziani o di figli con disabilità di qualche tipo. Questo tipo di impegno è stato riconosciuto, e infatti dal 2023 i caregiver possono, nel rispetto dei relativi limiti, andare in pensione anticipata tramite l’Ape Sociale.
Pensione dell’Ape Sociale per i caregiver, come si ottiene e cosa comporta
L’Ape Sociale è una delle più importanti misure di pensionamento anticipato in Italia. Si tratta di una misura che può essere richiesta all’INPS, pensata principalmente per chi ha fatto lavori usuranti per il proprio corpo, sia al livello fisico che mentale. Si può richiedere di andare in pensione con l’Ape Sociale se si è raggiunto l’età anagrafica di 63 anni e 30 anni di contributi versati.
Nel caso dei caregiver, al momento della domanda bisogna dimostrare di starsi prendendo cura da almeno 6 anni di un coniuge, di una persona con cui si è contratto unione civile o di un parente di primo grado con handicap in situazione di gravità rispetto alla Legge 104. Ogni anno, e anche nel 2023, la domanda per l’Ape Sociale ha 2 scadenze: la prima il 1 marzo, la seconda il 30 novembre. Dopo 3 mesi dalla presentazione e successiva accettazione della domanda presentata tramite la piattaforma online dell’INPS, si comincia a ricevere la pensione, per un importo massimo di 1.500 euro lordi mensili su 12 mensilità (non sono previste tredicesima e quattordicesima mensilità aggiuntive).
La dimostrazione dei requisiti
I requisiti richiesti per presentare la domanda dell’Ape Sociale devono essere dimostrabili. Il servizio di caregiving deve essere stato fatto per almeno 6 anni a titolo gratuito e l’assistito non deve essere stato ricoverato presso una casa di riposo o un ospedale per i 6 anni necessari. Questo deve essere dimostrato con tutti i documenti medici necessari che l’INPS chiederà al richiedente al momento della presentazione della domanda.