La Commissione europea ha confermato il piano strategico per l’energia: fra le conseguenze, ci sarà l’obbligo di cambiare le caldaie. Ecco tutti i dettagli.
Il 1° febbraio 2023 la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito la posizione della UE: “Ne abbiamo discusso a lungo. Combattere i cambiamenti climatici è una nostra priorità. È una priorità per il nostro pianeta, per la nostra prosperità economica e per la nostra indipendenza strategica“.
Con queste parole è stato introdotto il Green Deal Industrial Plan dell’Unione Europea. Si tratta di un piano che mira a creare un unico mercato energetico europeo. Si basa principalmente su due iniziative già intraprese dalla UE: il Green Deal, che mira ad eliminare le emissioni in Europa entro il 2050, e REPowerEU.
Obbligo di cambiare le caldaie a gas: i motivi
Il piano di Transizione Energetica prevede già una volontà di incrementare l’utilizzo di energie rinnovabili, come l’eolico, il fotovoltaico e l’idrogeno. REPowerEU è il piano della UE sviluppato dopo l’intensificarsi della guerra in Ucraina nel 2022. Prevede infatti la diminuzione della dipendenza dai prodotti energetici della Federazione Russa.
REPowerEU è stato completato il 20 luglio 2022. Si è dato come primo obiettivo quello di ridurre del 15% il consumo dell’energia proveniente dalla Russia. Queste iniziative si sviluppano di pari passo con i diversi pacchetti di sanzioni nei confronti del paese guidato da Vladimir Putin: il 5 febbraio entrerà in vigore l’embargo ai prodotti petroliferi via mare.
Quando finiranno gli incentivi per comprare le caldaie a gas
REPowerEU non è solamente un piano geopolitico e distante dalla realtà degli italiani. Contiene infatti un obiettivo che impatta tutti i cittadini che utilizzano le caldaie a gas e tutte quelle alimentate da fonti fossili. Entro il 2029, infatti, entrerà in vigore il divieto di commercializzazione di questi prodotti, che dovrebbero entrare in disuso.
L’obbligo di cambiare le caldaie a gas in casa rispecchia il cuore del programma REPowerEU. Fra il 2025 ed il 2026 dovrebbero essere cancellati gli incentivi per gli acquisti: servirebbe infatti a ridurre l’utilizzo del gas russo. Si tratta di un obiettivo che l’Italia sarà comunque costretta a perseguire, nonostante il governo Draghi abbia dato l’annuncio che entro il 2024 l’Italia sarà completamente indipendente dal gas russo.
Il ‘piano Mattei’ e la situazione energetica in Italia
La guerra in Ucraina sta ridisegnando completamente l’assetto strategico energetico in Europa. La Turchia sembrerebbe essere destinata a diventare uno hub europeo dell’energia, grazie alla sua posizione neutrale nei negoziati per la pace fra la Federazione Russa e l’Ucraina. L’Italia potrebbe cogliere al volo l’occasione, realizzando il “piano Mattei”.
Il nostro paese potrebbe infatti collegare la TAP, ovvero la Trans Adriatic Pipeline, con la Turchia. In questo modo, potrebbe sfruttare anche i recenti accordi con l’Algeria e diventare un centro di distribuzione e rifornimento di gas per tutta l’Europa. In questo momento, infatti, il nostro paese sta addirittura vendendo il gas all’estero.