Cambiano i requisiti per ricevere l’ex bonus Renzi in busta paga. Il Governo ha però confermato la presenza in busta paga di questa misura varata nel lontano 2018 e cambiata nel corso degli ultimi due anni.
Anche per il 2023 il Governo ha confermato l’ex bonus Renzi in busta paga. Dal 1 luglio 2020, inoltre, il bonus Irpef destinato ai lavoratori dipendenti può arrivare a un massimo di 120 euro al mese, fino a un massimo di 1.200 euro annui, in base alla fascia di reddito del beneficiario.
La riformulazione dell’ex Bonus Renzi ha esteso il contributo anche ad altre categorie di cittadini, tra cui lavoratori atipici e disoccupati. Va detto che, rispetto alla sua forma originaria, il bonus è stato modificato negli importi e soprattutto nei requisiti.
I requisiti per poter avere l’ex bonus Renzi in busta paga sono praticamente gli stessi dello scorso anno. Nel dettaglio sono essenzialmente due i dettagli sui quali bisogna fare attenzione per poter ricevere questo beneficio:
La nuova curva delle detrazioni ha inglobato il bonus Renzi, ma non scompare del tutto. Il bonus continua a essere percepito dai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro, ma secondo regole diverse.
Tale bonus spetta alle seguenti categorie di lavoratori: lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato; soci lavoratori delle cooperative; lavoratori atipici e con contratto co. co. co.; stagisti e borsisti; lavoratori socialmente utili; disoccupati percettori di indennità mensile di disoccupazione NASpI; lavoratori in cassa integrazione.
Possono usufruire del bonus anche i pensionati purché percettori di pensioni INPS e che non ricevano altri trattamenti risarcitori o assistenziali come il Reddito di cittadinanza o rendite Inail legate a infortuni sul lavoro. Il bonus viene automaticamente erogato in busta paga al lavoratore che non dovrà richiederlo oppure fare alcuna domanda come nel caso dei bonus contro il caro vita degli ultimi mesi.
L’unico modo per recuperare l’intero importo dell’ex bonus Renzi non percepito resta la dichiarazione dei redditi. Nella dichiarazione dei redditi 2023, infatti, si prenderà in considerazione quanto percepito nell’anno di imposta precedente, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
L’anno scorso, invece si è dichiarato quanto percepito nel 2021, mettendo anche nero su bianco se sono state fatte spese rientranti negli articoli 12 e 13 del Tuir. in linea generale da maggio 2023 si potranno chiedere i rimborsi relativi all’ex bonus Renzi. Ovviamente non esiste una tempistica oppure una data certa su quando potremo recuperare la somma perduta. L’unica certezza è che tutti coloro che devono richiedere l’ex bonus Renzi in dichiarazione inoltrano quest’ultima il prima possibile. Questo perchè prima risulta inviata la dichiarazione dei redditi e prima lo Stato effettuerà il rimborso al contribuente.
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