È possibile avere la propria casa calda spendendo il meno possibile, nonostante i rincari dei costi dell’energia: ecco i numerosi bonus a cui si può ricorrere.
Il governo Meloni sembrerebbe aver intrapreso la strada dell’erogazione dei bonus per cercare di alleviare gli effetti della crisi sulle fasce più povere della popolazione. L’aumento dei prezzi nel 2022 è stato trainato dall’inflazione dell’energia, che ha superato il 70%. Sono dunque i costi dei trasporti e del riscaldamento a mettere in difficoltà gli italiani.
Il Decreto Benzina recentemente approvato dal governo italiano prevede la possibilità per i dipendenti delle aziende private di usufruire di buoni benzina per un importo non superiore a 200 euro. Il provvedimento è valido nel primo trimestre del 2023, ed è a discrezione del datore di lavoro la concezione del bonus.
La legge di bilancio 2023 contiene anche la proroga del bonus bollette. Solo nel mese di dicembre QuiFinanza segnala che la bolletta del gas è aumentata del 23,3% rispetto al mese precedente. Si è quindi prevista la possibilità di accedere a tariffe agevolate del gas per i clienti domestici svantaggiati, ovvero per le fasce più povere della popolazione.
Per accedere al bonus bollette è necessario un ISEE inferiore a 12.000 euro. Gli importi erogati per calmierare le bollette saranno invece stabiliti su base comunale dall’Arera, ovvero l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Oltre alle bollette, il governo ha anche previsto un altro bonus per aiutare gli italiani a mantenere la propria casa calda.
Nella legge di bilancio 2023 sono dettagliati anche i requisiti per accedere al bonus pellet nel 2023. Riguarda l’acquisto di pellet, e non quello della stufa per riscaldare la propria casa. Per calmierare i costi, il governo Meloni ha deciso di ridurre l’aliquota IVA dal 22% al 10%. Il provvedimento ha una copertura di 133,4 milioni di euro.
Se per il bonus bollette è dunque necessario avere dei requisiti di reddito, per il bonus pellet non c’è alcuna limitazione. Inoltre, la riduzione dell’IVA si applica anche per chi vuole rivendere il prodotto o per coloro che vogliono riscaldare degli ambienti che non sono privati. Gli autonomi potranno inoltre scaricare l’IVA.
Per chi volesse comprare una stufa a pellet, ci sono due bonus di cui può usufruire. L’Ecobonus prevede una detrazione fiscale in caso di eventi di riqualificazione energetica. Non è dunque necessario dover ristrutturare la propria casa per poter usufruire del beneficio. È però necessario però che il proprio immobile sia iscritto al catasto.
Nel caso si volesse anche procedere con una ristrutturazione dell’immobile, si può verificare la possibilità di accedere al bonus mobili del 50%, fino ad un massimo di 76.000 euro. In questo caso, però, è importante verificare che il rendimento energetico della stufa a pellet che si è scelto di comprare non sia inferiore al 70%.
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