I dipendenti delle aziende private possono richiedere i buoni benzina da 200 euro. Ecco come fare e fino a quando sarà possibile averli.
Lo sciopero dei benzinai sarebbe dovuto durare tutto il 25 ed il 26 gennaio. La protesta si è però fermata a metà. Faib e Figisc hanno spiegato ad Ansa che la decisione di revocare lo sciopero non corrisponde ad un avanzamento positivo dei negoziati con il governo. Al contrario, le associazioni di categoria si sentono lontane dal loro obiettivo.
I benzinai non hanno gradito la svolta che il governo Meloni ha voluto dare dal 1° gennaio 2023. Sono stati cancellati i tagli alle accise decisi dal precedente governo Draghi. In poco più di una settimana gli aumenti sono stati vertiginosi. Secondo QuiFinanza, il prezzo della benzina è cresciuto del 167,29%, il gasolio ha avuto un aumento del 160,29%
Le sanzioni inizialmente proposte per i benzinai, oltre ai controlli più stringenti, hanno scatenato la protesta dei lavoratori del settore, che sentono di essere diventati quasi un capro espiatorio. La decisione di non scioperare anche per tutta la giornata del 26 gennaio è dunque arrivata come un segno di solidarietà nei confronti degli automobilisti.
In effetti sono proprio i proprietari di autovetture che stanno pagando i rincari di benzina, gasolio, elettricità e metano. A partire dal 5 febbraio, inoltre, scatterà l’embargo sui prodotti petroliferi lavorati dalla Federazione Russa. Questo senz’altro provocherà un ulteriore aumento dei prezzi alla pompa, creando ulteriori disagi per i cittadini italiani.
Il governo Draghi aveva previsto la possibilità per i lavoratori richiedere dei buono benzina di valore non superiore a 200 euro nell’anno 2022. Il beneficio era nato dal tentativo di proteggere il potere d’acquisto dei dipendenti, anche quando l’inflazione aveva iniziato a salire. I buoni benzina potevano essere erogati dal datore di lavoro, a sua discrezione.
Il lavoratore che aveva ricevuto i buoni benzina non ha pagato nessuna tassa aggiuntiva, perchè non hanno incrementato il suo reddito grazie all’esenzione IRPEF. La misura sembra essere stata molto gradita dai dipendenti delle aziende private, anche se non ci sono dati ufficiali riguardo l’utilizzo effettivo nelle diverse regioni italiane.
A gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Benzina. Si tratta del provvedimento che ha provocato lo sciopero dei benzinai. Oltre a cercare di imporre maggiore trasparenza nei prezzi alla pompa e maggiori controlli, si è deciso di rinnovare per il primo trimestre del 2023 il bonus benzina, con le stesse caratteristiche del 2022.
Per poter usufruire del buono benzina non sono richiesti particolari requisiti reddituali. È sufficiente essere dipendente di un’azienda privata per farne richiesta. Bisogna sottolineare, però, che l’erogazione del bonus rimane a discrezione del datore di lavoro, per un massimo di 200 euro. I buoni benzina non concorreranno ad incrementare il reddito.
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