Da gennaio 2023 arriva la novità per quanto riguarda le buste paga dei lavoratori. Ecco cosa sta succedendo.
Svelate le ultimissime notizie in merito alle buste paga dei lavoratori. Il Governo ha preparato una vera rivoluzione. Grazie al maxi emendamento la premier Meloni conferma la norma che era già stata introdotta da Mario Draghi. Questa volta, però, cresce il numero di lavoratori che potrà beneficiare di questo bonus.
Sono quasi quattro milioni di lavoratori in più che avranno dei vantaggi in busta paga grazie al taglio del cuneo fiscale del 3%. Introdotto già da Maria Draghi, la premier Giorgia Meloni con questo emendamento intende ampliare la platea di dipendenti che potranno avere dei benefici da questa misura. Ecco svelate tutte le informazioni e cosa consiste questa manovra.
Ecco la novità introdotta dal Governo e valida per il mese di gennaio. Riguarda le buste paga. Con il taglio del 3% del cuneo fiscale, infatti, 15,4 milioni di lavoratori dipendenti avranno dei benefici. Discorso diverso, invece, per quelli che hanno un reddito compreso tra i 25 e i 35 mila euro: per loro resterà la riduzione del 2% riguardo i contributi, una misura che era già in vigore tempo fa. Questa manovra del Governo Meloni sulle buste paga ha una spesa di 4 miliardi di euro.
Ecco come cambierà da gennaio 2023 la busta paga: un dipendete con un reddito annuo lordo di 12 mila euro, per esempio, grazie al taglio del cuneo fiscale al 3% sulla busta paga, otterrà circa 21 euro netti in più al mese. A quelli che hanno un reddito a quota 15 mila euro, invece, l’incremento è superiore: circa 27 euro. 30, invece, per quelli a 20 mila euro. Circa 38 euro, infine, per i redditi a quota 25 mila euro.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda tutti quei redditi superiori che vanno tra i 25 e i 35 mila euro. La soglia, in questo caso, si assottiglia al 2%. Lo sconto in busta paga, in questo caso, frutterà un incremento di 30 euro in più al mese.
Grazie a questa manovra messa a punto dal Governo Meloni, presente nella Legge di Bilancio, i lavoratori potranno ricevere degli aumenti mensili sul loro stipendio. Ecco la novità che ci sarà a gennaio 2023 sulla busta paga.
Annualmente, dunque, il lavoratore dipendente può arrivare ad avere 200 euro in più fino a sfiorare i 500 (per chi guadagna 25 mila euro) sullo stipendio. Una situazione che comunque aiuta, in parte, molte famiglie. L’incremento mensile sarà tra i 21 fino ai 38 euro in più al mese, in base al reddito annuo.
Secondo lo studio dell’Inapp, nell’area Ocse l’Italia è l’unica nazione che ha diminuito il proprio salario medio annuale. Tra il 1990 e il 2020, infatti, c’è stato un abbassamento del – 2,9%. Mentre altri paesi come Germani e Francia aumentavano i salari, l’Italia restava indietro. La mossa del Governo, relativa alla riduzione del cuneo fiscale, inserita nella Legge di Bilancio, è un passo importante che aiuta i lavoratori. L’Inapp sottolinea, comunque, l’importanza di attuare una politica industriale che ha l’obiettivo di eliminare le cause dell’immobilità della produttività.
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