Nonostante i propositi positivi per il nuovo anno, continua l’incubo rincari con la bolletta di dicembre. Ecco cosa succede
Gli italiani avranno a che fare ancora per molto tempo con la crisi energetica che sta colpendo il nostro Paese e gran parte dell’Eurozona. A causa della guerra in Ucraina e delle conseguenti tensioni geopolitiche, è iniziato un conflitto tra Occidente e Russia che ha al centro il prezzo del gas.
La bolletta di dicembre, quindi, è continuata ad aumentare ancora e le previsioni per i prossimi mesi non sono affatto rassicuranti. Il 2022 si è chiuso infatti con ulteriori aumenti sul prezzo delle bollette e il 2023 potrebbe essere un ulteriore anno di rincari per quanto riguarda l’energia, le materie prime e i prodotti di consumo.
Bolletta di dicembre ancora cara
Le famiglie che hanno contratti energetici a tutela affronteranno ancora dei rincari sulle proprie fatturazioni energetiche. Secondo l’andamento medio del mercato italiano all’ingrosso, infatti, nel mese di dicembre una famiglia tipo ha visto aumentare il costo della bolletta (a parità di consumi) di circa il 23,3% rispetto al mese di novembre. A comunicarlo è Area, la quale specifica che a pesare sono le quotazioni piuttosto alte delle prime settimane di dicembre.
L’ultimo mese del 2022, infatti, è stato caratterizzato da quotazioni della materia prima gas enormemente elevate, le quali hanno toccato i 135€ al megawattora. La cifra è antecedente alle riduzioni previste per fine mese, per cui i clienti che hanno contratti a tutela vedranno il prezzo a 116,6€ al megawattora, ovvero al livello della media dei prezzi per tutto il mese.
Nel caso in cui si fosse utilizzato il metodo dell’aggiornamento trimestrale per l’ultimo trimestre del 2022 sarebbe stata applicata una cosiddetta “Cmem” superiore a 240€ al megawattora. Grazie al metodo mensile adottato da Arera, però, si è arrivati alla possibilità di applicare una Cmemm di 78€ al megawattora ad ottobre e di 91,2€ a novembre.
In definitiva, per il primo trimestre del 2023 le previsioni di Arera sono quelle di vedere azzerati gli oneri generali di sistema anche per quanto riguarda il gas. La componente negativa UG2, inoltre, sarà confermata anche per i consumi fino ad un massimo di 5.000 metri cubi l’anno, oltre alla riduzione dell’Iva al 5%.