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2023, perché hai perso già 1500 euro

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Riccardo Magliano

Il 2023 si è aperto con una serie di bonus derivanti dalle manovre del nuovo Governo, tuttavia ci sono anche dei contro.

I rincari dell’ultimo mese del 2022 e dei primi giorni del 2023 hanno già tolto agli italiani molti soldi, e molti ancora gliene toglieranno nei prossimi mesi.

Aumenti spesa da 1.500 euro
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Il 2022 si è aperto con lo scoppio di una guerra e per tutto il resto dell’anno abbiamo dovuto convivere con le conseguenze della stessa. Siamo partiti con la crisi del grano e dei carburanti, che hanno portato ad un incremento vertiginoso del livello in inflazione. Abbiamo continuato poi con la guerra del gas tra Russia ed Europa. Questa ha fatto perfino più danni rispetto ai precedenti avvenimenti, visto che la guerra a colpi di manovre economiche tra i due colossi ha fatto alzare tantissimo il prezzo del gas sul mercato e, in un effetto cascata, anche tutto il comparto energetico. Il settore produttivo europeo ha risentito di questi aumenti, e l’inflazione ha subito un altro aumento. Attualmente siamo al 12% in Italia.

Oltre a questo c’è anche il problema del rincaro dei carburanti, fino ad ora tenuto a bada dallo sconto sulle accise operato dal Governo italiano. Tutti questo aumenti, tutti insieme, stanno rendendo la vita molto difficile agli italiani, tanto che la spesa pro capite dei cittadini è salita ben oltre i livelli attesi. Codacons lancia l’allarme per il 2023, visto che, come previsto dagli economisti, molti dei problemi che ci hanno accompagnato per il 2022, continueranno a tormentarci anche nel 2023.

L’aumento delle spese e la ricaduta sugli italiani

I calcoli di Codacons portano a preoccupare i consumatori, visto che sembra si dovrà spendere circa 1.500 euro in più all’anno solo per mantenere il nostro stile di vita. Sul bilancio delle famiglie pesano, ovviamente, i rincari dei prodotti alimentari e dei servizi causati dall’inflazione. I rincari porteranno a una spesa per gli acquisti alimentari per le famiglie per circa 507 euro in più nel 2023. Questo solo per quel che riguarda la spesa a casa, se si vuole andare a cena fuori una volta ogni tanto la spesa sarà superiore di 76 euro di media.

Aumenti spesa da 1.500 euro
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Le stangate vere e proprie, però, arrivano da altri fronti. In primis quello dei mutui, aumentanti moltissimo nell’ultimo anno. Il problema, anche se per questione diverse, è sempre l’inflazione. O meglio, in questo caso è la reazione all’inflazione a creare un problema. Per evitare l’aumento incontrollato dell’inflazione, la Banca Centrale Europea ha adottato una politica monetaria atta ad aumentare il valore del denaro. In questo modo, però, si sono alzati i tassi dei mutui. Si calcola che nel 2023 i mutui costeranno agli italiani 1.260 euro in più rispetto a prima.

Il problema dei trasporti

Un problema a parte è quello legato ai trasporti. Il caro benzina che aveva colpito tutta Europa nel 2022 in Italia era stato relativamente arginato grazie al taglio delle accise deciso dal Governo Draghi. Il taglio aveva portato a uno sconto di 30,5 centesimi al litro per benzina e disel. Adesso, però, Giorgia Meloni ha deciso di rivedere quello stesso taglio. Il precedente sconto si è ridotto di 18 centesimi, arrivano a 12,5 centesimi al litro.

Lo sconto è abbastanza alto da tenere la benzina al di sotto dei 2 euro al litro, ma si tratta comunque di un aumento per una spesa estremamente importante. L’aumento sui carburanti costerà agli italiani circa 360 euro in più nel 2023.

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