Governo Meloni in azione. Arriva la svolta sul Reddito di Cittadinanza. Dal 2023 cambiano le regole riguardo il sostegno. Ecco svelate tutte le novità.
In campagna elettorale il centro destra si era esposto in maniera chiara e diretta riguardo il Reddito di Cittadinanza. E alla prima occasione utile è arrivato il taglio del beneficio, riservato a molti cittadini italiani. Dal 2023 arriva la modifica. Già nelle scorse settimane si era discusso di una revisione, questa volta diventa realtà. Una notizia che, sicuramente, non farà felici molti beneficiari che, a partire dal prossimo anno, non potranno più fare affidamento ai soldi del Rdc che ogni mese ricevevano sulla card PostPay.
Il Governo Meloni rinnova il Reddito di Cittadinanza. Arriva la stretta sui percettori, la misura dal 2023 sarà ridotta da 12 a 7 mesi. Un vero e proprio incubo per molti beneficiari. L’obiettivo inziale della misura era quello di trovare occupazione a diversi disoccupati e inoccupati. C’era l’idea di inserirli nel mercato del lavoro attraverso le agenzie pubbliche dell’impiego e i navigator. Ciò, però, non è mai avvenuto facendo diventare il Reddito una misura puramente assistenziale.
Arrivano le ultime notizie riguardo il Reddito di Cittadinanza, cosa succederà dal 2023. La decisione del Governo Meloni sul sostegno, introdotto nel 2019 dall’allora governo gialloverde, Lega e Movimento 5 Stelle. Come già annunciato in campagna elettorale, il centro destra rispetta le attese e taglia radicalmente il beneficio assistenziale dedicato ai disoccupati e inoccupati con un limite Isee minore di 9.360 euro. La decisione è scaturita a seguito delle varie truffe ai danni dello Stato da parte di numerose persone che intascavano il Reddito per poi lavorare a nero. Con questa mossa del Governo si recuperano 200 milioni di euro da spendere in altro modo.
Cosa cambia dal 2023. Il Reddito di Cittadinanza sarà riconosciuto solo per 7 mensilità a tutte le persone che hanno un età compresa tra i 18 e 59 anni e che rispettano i requisiti. Inoltre, sempre da gennaio, chi rifiuterà anche soltanto una sola offerta di lavoro perderà il beneficio. La novità prevede anche l’obbligo, per i percettori, di frequentare un corso di formazione.
Discorso diverso, invece, per tutti quelli che sono inabili al lavoro e che continueranno a percepire il Reddito di Cittadinanza senza problemi. Poi dal 2024 ci sarà una nuova misura con un’altra revisione che, in sostanza, andrà a sostituire totalmente il RdC. Intanto arrivano i primi dati relativi al numero di persone che perderanno il beneficio per il 2023.
Secondo le prime stime, dal 2023 circa 400 mila famiglie italiane perderanno il Reddito di Cittadinanza. Dati allarmanti che rischiano di compromettere il futuro di molti cittadini. A rischiare maggiormente sono quei nuclei composti da una sola persona.
Più alto sarà il numero di persone presenti nel nucleo familiare è maggiore sarà la possibilità di tenere il Reddito. Resta comunque attivo per i datori di lavoro la possibilità di assumere i percettori del RdC. In quel caso otterranno degli sgravi fiscali relativi ai contributi previdenziali. Nella legge di bilancio, infatti, è prevista questa regola: nel caso in cui le aziende decidessero di assumere a tempo indeterminato un percettore di Reddito di Cittadinanza.
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