I buchi normativi creati dal Superbonus 110% sono rimasti tali dal 2020. Nonostante le numerosissime revisioni dell’aiuto per le imprese edili del Governo Conte continua a essere un problema e le banche peggiorano la situazione. Potrebbero cominciare ad arrivar ele richieste di restituzione dei soldi?
Il Superbonus 110% poteva essere una delle misure più importanti per la ripresa economica post-Covid, specialmente considerando quanto l’edilizia fosse stata penalizzata dalla pandemia. La scrittura della misura, però, l’ha da subito reso fonte di problemi, con numerosi buchi legislativi che hanno dato adito a truffe di ogni sorta. La discussione politica attorno alla manovra è stata molto accesa, tanto che il Governo sta spingendo per una graduale eliminazione del bonus.
Questo però lascia altre porte aperte. Dopo il problema delle truffe e delle prime modifiche al meccanismo di cessione del credito, molte banche hanno smesso di accettare le cessioni. In questo modo molte aziende che avevano già cominciato i lavori contando sui soldi del bonus hanno dovuto fermarsi perché non in grado di pagare i propri lavoratori, e molte famiglie che hanno richiesto il bonus non lo hanno ricevuto, aspettando, intanto, la ripresa dei lavori ormai iniziati.
Nuovi cambi nel Superbonus, dovremo restituire i soldi?
Ora che la misura sembra avviarsi verso la sua cancellazione definitiva la domanda sorge spontanea: chi non ha finito i lavori contanto su una cessione del credito rifiutata dovrà restituire i soldi? Apparentemente no. Per il momento non c’è nulla che dica che i soldi del Superbonus vadano restituiti, ma non è si può stare sicuri per il futuro. Il Governo sta cercando di capire come è meglio agire perché i cittadini che hanno richiesto il denaro del Superbonus non siano costretti a resituirlo.
Una delle ipotesi in ballo è un rifinanziamento e proroga della misura finché tutte le richieste in ballo non saranno esaurite. Per farlo, tuttavia, occorrerebbero altri soldi e il Governo sta già finanziando molte misure nel contrasto al caro bollette e contro l’inflazione. Detto questo, è quasi certo che il Superbonus 110% passerà ad un’aliquota del 90% già dal 2023.
Il piano del Governo è quello di far sparire completamente il Superbonus così come già stato fatto per il piano dell’eliminazione del reddito di cittadinanza. Anche in questo caso potrebbero volerci due o tre anni e le due più importanti misure del Movimento 5 Stelle saranno disfatte dal Governo Meloni.