Dopo l’energia, il diesel, la benzina e le bollette, ora arrivano i rincari sul latte. Adesso la mozzarella è davvero a rischio
Continua il periodo no per l’Economia globale e italiana. A seguito delle recenti tensioni geopolitiche ed economiche, infatti, i cittadini italiani ed europei devono affrontare una delle più grandi sfide finanziarie ed economiche dell’u0litmo secolo.
Si tratta, infatti, di una vera e propria guerra economica, accompagnata ovviamente da quella vera che si sta combattendo in Ucraina a causa dell’invasione russa. Da mesi, infatti, i prezzi sono letteralmente esplosi e c’è chi ha chiuso la propria attività o non riesce ad affrontare le spese. Ma la situazione potrebbe addirittura peggiorare: dopo l’energia, il carburante e le bollette, ora arrivano i rincari sul latte. Adesso la mozzarella è davvero a rischio.
Arrivano i rincari sul latte, ora la mozzarella è a rischio
Non è un momento positivo per quella che è considerata una vera e propria eccellenza italiana. Stiamo parlando della mozzarella di bufala, la Campana Dop che, a causa dei recenti aumenti dei prezzi trainati dall’inflazione, potrebbe avere dei grossi problemi. Dopo il carburante e il gas, infatti, adesso arrivano i rincari sul latte, tanto da mettere in pericolo la produzione di mozzarella nel nostro Paese.
A denunciare questa difficile situazione è Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela, il quale sta chiedendo con forza un intervento diretto del governo per poter in qualche odo affrontare la crisi e tutelare il settore dei latticini Dop. Il presidente ha infatti comunicato la sua preoccupazione, soprattutto a fronte dei dati che delineano un orizzonte molto buio.
Dal mese di settembre, fino alla fine di ottobre, il consumo di mozzarella è diminuito dell’8%, a seguito di un aumento dei prezzi del latte, anche fino al 10%. Questo ha portato ad un’inevitabile diminuzione del consumo di formaggi, la cui vittima sacrificale sembra essere proprio la Bufala Campana Dop.
Si tratta di aumenti, quelli riguardanti il latte di bufala, quantificabili adesso in circa 15-20 centesimi, che portano ad un costo al litro superiore ai 2€. Ad unirsi alla denuncia emergenziale è anche Assolatte, che reputa questo aumento eccessivo. E le previsioni non fanno di certo presagire nulla di buono. Il timore che arrivi un razionamento dell’uso di gas fa tremare i produttori, che in quel caso fermerebbero la produzione, forse definitivamente.