La crisi del gas continua a colpire l’Europa e il mondo. Nel mese di ottobre i prezzi delle bollette avevano subito una piccola flessione verso il basso, ma si è rivelato un fuoco di paglia. Già da novembre i prezzi sono risaliti, infischiandosene delle leggi di mercato, ormai totalmente oscurate dalla politica.
Ottobre e Novembre in Italia sono stati mesi tutto sommato anomali per quanto riguarda il clima. L’anomalia delle temperature più alte della media autunnale hanno permesso a molte città dell’Italia, normalmente con i riscaldamenti già accesi, di ritardare l’accensione. Questo ha permesso di evitare inutili sprechi di energia elettrica e di gas. Una manna dal cielo in questo periodo.
La minore necessità di riscaldamenti in Italia ha prodotto un abbassamento della domanda di gas e di energia elettrica, ma nonostante questo il prezzo non si è abbassato. Ad ottobre, per effetto delle politiche energetiche del precedente Governo, abbiamo avuto una piccola flessione verso il basso del prezzo del gas. Si è trattato di un abbassamento del 12,9%, che è tuttavia stato controbilanciato immediatamente da un rialzo del 13,7% a novembre. Questo in contrasto con la legge della domanda e dell’offerta, completamente adombrata dalle scelte politiche della Russia e dell’Unione Europea nel corso della loro guerra economica.
Gas in aumento, la politica fa sballare i prezzi
La guerra tra Russia e Unione Europea si combatte a suon di interventi sull’economia. Da una parte l’Europa cerca di indebolire il potere economico della Russia con le sanzioni, dall’altra il Cremlino si fa scudo contro le sanzioni europee sfruttando le esportazioni di gas. Di fatto giocando con il prezzo. Le politiche energetiche europee hanno cercato di mitigare gli attacchi russi tramite l’energia, ma con successo limitato.
La conclusione è che le politiche dei due blocchi hanno completamente corrotto il mercato dell’energia, portando la legge della domanda e dell’offerta a non valere più nulla di fronte ai deragliamenti del mercato indotti dalle politiche economiche. Questa guerra economica è il motivo per cui a novembre abbiamo avuto un nuovo aumento del prezzo del gas, che non accenna ad arrestarsi.
Il prezzo del gas è aumentato, dall’inizio della crisi, del 63,7%. Questo si traduce in un aumento del prezzo delle bollette di 1.740 euro per una famiglia media. A questo aumento si aggiungono i 1.782 euro di media in più dovuti all’aumento del costo dell’energia elettrica, per un totale aumento di spesa annuale di 3.496 euro solo per l’energia. Questo senza contare gli altri aumenti correlati alla crisi, come gli aumenti per l’inflazione e quelli della benzina. Questi dati si basano sulle cifre del mercato tutelato. Questa è la ragione per cui molti si stanno spostando verso il mercato libero dell’energia, che permette l’accesso a offerte più vantaggiose.