Sono previsti aumenti Inps già a partire dal 2023. Ecco come aumentano del 50% già dal prossimo anno
Arriva una nova misura che darà una mano ai cittadini sotto l’aspetto economico. Gli ultimi mesi, infatti, non sono stati per nulla facili e c’è chi è in grandissima difficoltà a causa degli incredibili aumenti dei prezzi che sembrano non fermarsi. Una situazione difficile che richiede un grande sforzo da parte dello Stato.
L’intervento del governo, infatti, non dovrebbe farsi attendere e a breve ci saranno buone notizie per i cittadini maggiormente in difficoltà. Sono infatti previsti aumenti Inps già a partire dal 2023. Ecco come aumentano del 50% gli assegni già a partire dal prossimo anno.
Dal 2023 gli assegni Inps aumentano del 50%
Si tratta di una misura considerata ad “efficacia immediata”. Da primo gennaio 2023, infatti, gli assegni Inps aumentano del 50% grazie alla manovra di bilancio che sta per essere introdotta dal governo Meloni. Entro fine anno, infatti, dovrebbe essere approvata in parlamento la nuova misura che permette l’aumento dell’importo relativo all’assegno unico per i figli. Ma non tutti saranno interessati da tale misura.
Secondo l’ultima bozza relativa alla manovra dell’attuale esecutivo è previsto un aumento del 50% degli importi relativi all’assegno unico già “a decorrere dal primo gennaio 2023”. Verrà riconosciuto l’aumento per ognuno dei figli con età inferiore ad un anno e “per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni”. Si tratta di un aumento pensato soprattutto per via della continua situazione di difficoltà economica che sta attraversando il nostro Paese.
Ma oltre al numero dei figli e all’età di questi è previsto un ulteriore requisito necessario ad ottenere l’aumento previsto. È infatti obbligatorio soddisfare i requisiti di reddito: l’Isee non deve essere superiore a 40.000 euro. Per finanziare gli aumenti sono state messe a disposizioni risorse “incrementate di 345,2 milioni di euro per l’anno 2023, 457,9 milioni di euro per il 2024, 473,1 milioni di euro per il 2025, 480,3 milioni di euro per il 2026, 483,3 milioni di euro per il 2027, 486,3 milioni di euro per il 2028 e 489,2 milioni di euro per il 2029”.