Nonostante i proclami del governo, i risultati saranno diversi. Non sarà la Pace Fiscale che ci si aspettava. Ecco perché
Da ormai un mese a questa parte il governo è alle prese con la prossima Legge di Bilancio. Si tratta della misura più importante che esprime le azioni da parte dell’esecutivo. Tra le proposte più clamorose vi è senza dubbio la cancellazione di cartelle esattoriali per molti di coloro che hanno debiti con lo Stato.
Tuttavia, sembra che molti cittadini rimarranno delusi dalle vere misure che metterà sul tavolo il governo. Nonostante i proclami del governo, infatti, non ci sarà la Pace Fiscale che ci si aspettava: vediamo il perché.
Ecco perché non ci sarà la Pace fiscale che ci si aspettava
Il governo Meloni è quasi pronto a varare la sua prima misura economica e rispetto a ciò è previsto una maxi-sanatoria per color che hanno una cartella esattoriale piuttosto “leggera”. Secondo le prime indiscrezioni, su questo punto il governo seguiva tre direttrici: la prima era quella dello stralcio completo del debito sotto i mille euro, la seconda quello di uno sconto del 50% per le cartelle tra i mille e i 3mila euro e la terza una rateizzazione per quelle sopra i 3mila euro.
Tuttavia, l’emergenza bollette potrebbe cambiare le carte in tavola e far muovere le risorse a disposizione per altri scopi. Il governo, infatti, intende coprire i costi della crisi energetica (che hanno colpito chiunque), mettendo sul piatto circa 30 miliardi, ovvero il 70% delle risorse disponibili.
Ecco perché a pace fiscale sarà una delusione
Dunque, il governo pare intenzionato a non fare più sconti e tagli sulle imposte che molti contribuenti devono pagare allo Stato. Quindi, se da una parte le cartelle sotto i mille euro vanno verso una definitiva cancellazione (solo per quelle fino al 2015), dall’altra si dovrà pagare il dovuto, anche se con una sanzione ridotta al 5%, se si tratta di cartelle superiori a 1000 euro.
Inoltre, sarà possibile effettuare il pagamento in una sola erogazione o con una rateizzazione di cinque anni. Non sarebbe stato affatto semplice, infatti realizzare una cancellazione degli importi contestati dal fisco, in quanto sarebbe stato impossibile trovare le risorse per coprire tale misura.