Nel Decreto Aiuti Quarter è stato approvata la rateizzazione bollette per le imprese. Tra le condizioni c’è quella di non licenziare personale.
Importante novità sul caro bollette per le imprese. In questi mesi le aziende hanno sofferto molto l’aumento vertiginoso di luce e gas. Le conseguenze sono state disastrose per la nostra economia. Molti imprenditori insolventi perchè non in grado più di pagare le utenze hanno deciso di ridurre la produzione licenziando lavoratori. Chi ha continuato a produrre ha dovuto aumentare il prezzo finale per coprire la diminuzione di ricavo netto per l’aumento delle bollette. Questo ha avuto un altro effetto che ha portato all’inflazione generale. Il governo nel Decreto quarter ha approvato il rateizzo delle bollette di luce e gas per tutte le imprese italiane. Una boccata d’ossigeno non di poco contro visto il momento di crisi generale. Vediamo nel dettaglio quali sono i paletti fissati dall’esecutivo di Giorgia Meloni per beneficiare di questa decisiva agevolazione economica.
Il Consiglio dei Ministri dell’11 novembre 2022 ha approvato il Decreto Aiuti quater, la nuova misura di sostegno a famiglie e imprese per fronteggiare il caro bollette. Tra le misure a sostegno delle imprese, come spiegato nel comunicato stampa dell’11 novembre 2022, c’è la possibilità di pagamento fino a 36 rate mensili.
La rateizzazione può interessare la componente energia, ovvero le spese di luce e gas, relative al periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 31 marzo 2023. Gli importi devono essere fatturati entro il 30 settembre del prossimo anno. Per permettere a un’ampia platea di applicare la misura è prevista inoltre una garanzia SACE al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.
Il requisito da soddisfare per poter beneficiare di tale garanzia è il seguente: l’impresa non deve avere approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali è richiesta la rateizzazione. Altra novità: chi richiede accesso a questo beneficio si assume l’impegno a garantire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali e a non trasferire le produzioni fuori dalla Ue.
Entro un mese dalla ricezione dell’istanza, il fornitore di energia, a fronte di una fideiussione assicurativa fornita all’impresa, deve concedere al richiedente la rateizzazione. Va ricordato che l’importo ratealizzabile è solo quello eccedente il valore tra il costo dei consumi effettuati tra il 1° ottobre 2022 e il 31 marzo 2023 e il costo medio dei consumi del 2021.
Le imprese non possono mancare l’appuntamento del pagamento delle rate per due volte consecutive: nel caso di inadempimento di due rate consecutive l’impresa perderà l’agevolazione.
Nell’ipotesi in cui l’impresa decada dal pagamento rateale la stessa è tenuta al versamento, in un’unica soluzione, dell’intero importo residuo dovuto.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…