Gli italiani possono contare su una nuova pace fiscale: ecco quali sono i debiti che potrai cancellare.
La crisi energetica e il conseguente caro vita che sta facendo balzare alle stelle il costo delle bollette di luce e gas ma anche dei prodotti alimentari sta pesando in maniera devastante sulle famiglie italiane che in molti casi non riescono a pagare i debiti contratti con il Fisco.
Gli italiani però potranno contare su una nuova pace fiscale che consentirà loro di non sentirsi sobbarcati dalle incombenze.
Nuova pace fiscale: i debiti che puoi cancellare
Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di introdurre una nuova sanatoria che si prospetta essere molto vantaggiosa per chi ha contratto dei debiti con il Fisco.
Nello specifico, la nuova pace fiscale contempla lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro, il saldo e saldo di quelle di importo fino a 3mila euro e infine la rottamazione di quelle superiori al predetto importo. In quest’ultimo caso però va precisato che per il contribuente ci sono dei costi nel caso in cui decidesse di aderire. E’ previsto infatti il pagamento per intero dell’aggio della riscossione, della spesa relativa alla notifica della cartella di pagamento. Infine, sono da considerare anche le spese di rimborso per le procedure esecutive.
Qual è il risparmio in caso di adesione
Per quanto riguarda invece il risparmio che potrà essere ottenuto con l’adesione, può essere utile sapere che il contribuente non dovrà pagare gli interessi di mora e beneficerà dell’azzeramento delle sanzioni. Chiaramente, è importante valutare la convenienza che può derivare dall’adesione o meno alla rottamazione, di conseguenza, il consiglio è quello di farsi consigliare da un consulente.
In ogni caso, quella offerta dal Governo Meloni è un’opportunità che si inserisce nell’ottica di aiutare le famiglie italiane che si trovano in condizione di particolare disagio economico. I dati infatti rivelano che sempre più persone non riescono a sostenere i rincari che durano oramai da mesi. Questo significa che in molti casi, il mancato pagamento dei debiti non è volontario ma è dettato dall’impossibilità di riuscire a sostenere l’attuale situazione.