Una delle misure più popolari tra i cittadini sembra essere arrivato al capolinea. Restano solo 36 mesi per il Reddito di Cittadinanza
Con l’arrivo del nuovo governo ci sarà ben poco spazio per rinviare quelli che sono i dossier più importanti per il nostro Paese. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, infatti, dovrà attuare il prima possibile una prima legge di Bilancio che porterà ingenti spese nelle casse dello Stato. Ma dove trovare le risorse?
Non è un mistero che il primo Presidente del Consiglio donna intenda perseguire una politica dei tagli dei sussidi per diminuire il più possibile le spese. Dunque, sembra che restino solo 36 mesi per il Reddito di Cittadinanza. Inizia il conto alla rovescia.
Reddito di Cittadinanza al capolinea: restano solo 36 mesi
Il Reddito di Cittadinanza è certamente il cavallo di battaglia storico del Movimento Cinque Stelle. Il partito fondato da Beppe Grillo e Giandomenico Casaleggio ha sempre proposto il sussidio statale per i cittadini, attuandolo davvero primo governo della loro storia. Tuttavia, con l’arrivo del governo Meloni il Reddito di Cittadinanza sembra essere arrivato al capolinea e potrebbero restare solo 36 mesi.
“Siamo ancora nella fase di studio – ha dichiarato il sottosegretari al Lavoro della Lega, Claudio Durigon – Abbiamo proposto di non estenderlo più a vita ma con una tempistica precisa per chi è abile al lavoro”. L’idea della Lega è quella di permette 18 mesi di reddito con altri 6 mesi di stop per la formazione e l’incentivazione all’inserimento nel mondo del lavoro, con un taglio progressivo dell’assegno nell’arco di 12 mesi.
Quanto resta ancora per il Reddito di Cittadinanza
“Arriviamo a un percorso di 36 mesi di reddito e poi si esce” ha affermato Durigon, confermando la volontà di voler abolire il Reddito, ma a lungo termine. Secondo Durigon, il Reddito di Cittadinanza si è rivelata piuttosto controversa, in quanto “la parte assistenzialistica ha avuto una grande funzione – ha affermato a Radio Capital – mentre si è rivelato un vero fallimento per gli abili al lavoro”. Il sottosegretario continua nel dire che l’intenzione non è quella di voler reprimere il sussidio, ma è quella di incentivare coloro che possono lavorare a farlo.
Dunque, non si prospetta un periodo particolarmente facile per coloro che hanno ricevuto e continuano a ricevere il Reddito di Cittadinanza. Si attendono novità più concrete, dunque, con l’arrivo di gennaio 2023. Non dovrebbero esserci, invece, grandi stravolgimenti per “gli invalidi, chi ha minori a carico e chi è in difficoltà”.