Dopo averlo annunciato più volte in campagna elettorale, ora al governo Giorgia Meloni dice basta bonus. Ecco quali
Lo aveva detto più volte sia in campagna elettorale che durante l’esperienza di opposizione. Ora la conferma arriva dalle prime dichiarazioni ufficiali da parte di membri dell’esecutivo.
Dopo la vittoria delle elezioni è arrivata una solida maggioranza che governerà il Paese per cinque anni. Dalle parole, quindi, ai fatti e ora Giorgia Meloni (dopo averlo promesso in campagna elettorale) dice basta bonus. Ecco che cosa succederà.
In pochi avrebbero scommesso il contrario e, in effetti, sembra che il nuovo governo guidato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sia intenzionato a mettere sul tavolo alcune misure già caldamente annunciate sia in campagna elettorale che richieste durante l’opposizione. Giorgia Meloni dice basta bonus e sembrerebbe che inizierà proprio dal Reddito di Cittadinanza.
In un post pubblicato sui social, il nero Capo del governo italiano ha infatti scritto che le prime misure saranno rivolte alla ricerca delle risorse per affrontare al meglio il caro bollette. “Concentreremo le risorse a disposizione – spiega sulla sua pagina social ufficiale – per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili”.
Il chiaro riferimento è soprattutto al Reddito di Cittadinanza, che rientrerebbe in quelle che la leader di Fratelli d’Italia chiama “mancette”. Secondo alcuni esponenti governativi, infatti, si intenderà tagliare il Reddito, in modo da poter toglierlo a coloro che “possono lavorare”. Si tratta di circa tre quarti dei 660mila percettori soggetti al patto per il lavoro (non occupati, non rinviati ai servizi sociali e non esonerati).
Ma non solo Reddito di Cittadinanza. Nel mirino dei tagli previsti dal governo Meloni c’è anche il Superbonus, controversa misura messa sul tavolo dal governo Conte II. Secondo Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è attesa una “rivisitazione” del Superbonus 110%. Le prime ipotesi parlano di una diminuzione della percentuale di detrazione prevista dal bonus, che andrà dal 110 al 90%. Inoltre, potrebbe esserci una modifica riguardo la platea di percettori.
Intanto si pensa ad interventi sul fronte del settore energetico e del caro vita. Si va infatti verso una proroga del taglio delle accise e la possibilità di erogare un nuovo bonus da 150 euro.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…