Sulla questione del reddito di cittadinanza il Governo è stato chiaro: deve essere riformulato. Non va a vantaggio di nessuno un sussidio che da soldi agli italiani senza spingere la stagnante situazione del mercato del lavoro. Sul tema di esprime anche il presidente dell’INPS.
In un intervento all’ANSA, Pasquale Tridico ha espresso la sua posizione quale presidente dell’INPS riguarda la vociferata riformulazione del reddito di cittadinanza. In quanto ente che praticamente eroga il beneficio ai percettori, l’INPS ha voce in capitolo sul piano del Governo di cambiare la misura in modo che favorisca solo chi ne ha davvero bisogno e non ci ne vuole approfittare.
Da notare come nei piani dell’esecutivo non ci sia la completa cancellazione del reddito di cittadinanza, ma solo una sua riformulazione. Il fine è quello di tagliare una parte dei costi ora occupati dal reddito di cittadinanza per destinarli ad altre priorità, prima tra tutte quella del caro bollette. Il sospetto è che ad accedere al reddito di cittadinanza siano molti che non ne hanno bisogno.
Su questo punto interviene il presidente dell’INPS. Secondo Tridico, infatti, l’INPS ha già i suoi metodi di controllo per l’erogazione del reddito di cittadinanza, che permette di evitare truffe che abbiano come base proprio il reddito di cittadinanza. Il sistema di controlli dell’INPS, chiarisce Tridico, non permettono già adesso che il reddito di cittadinanza finisce in mano di persone che non ne hanno diritto.
La maggioranza è però convinta sul suo punto e continuerà a portare avanti la propria battaglia verso la cancellazione di molte percezioni del reddito di cittadinanza. Ad opporsi è, ovviamente, il Movimento 5 Stelle, che ha sempre difeso a spada tratta la misura da loro inserita nell’ordinamento. Il punto degli oppositori è che il reddito di cittadinanza sta portando aiuto automatico a moltissime persone che sono in difficoltà, proprio per il caro bollette.
Di tutt’altro avviso è il premier Giorgia Meloni, che sostiene la poca efficacia dei bonus come il reddito di cittadinanza o i molti portati da Mario Draghi. Secondo lei questi sono nient’altro che mancette di Stato e dovrebbero essere eliminati in favore di interventi più efficaci.
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