Cambiano le date per l’accensione dei termosifoni in Italia
Il caro energia ha modificato le date previste per l’accensione dei termosifoni nelle varie zone d’Italia. Tale misura nasce nell’ottica di risparmio energetico per fronteggiare il caro energia che si sta abbattendo ormai da mesi sull’Italia. In questo momento il peso dei riscaldamenti sulle bollette si sta sentendo meno rispetto allo scorso anno.
Termosifoni, attenzione alle date (e alle bollette)
Le temperature sono ben al di sopra della media stagionale. Dunque l’utilizzo dei termosifoni per adesso è molto basso o addirittura pari a zero. Chiaramente con l’arrivo del mese di novembre le cose cambieranno. Ragion per cui è importante fin da ora sapere le date per l’accensione dei termosifoni previste dal decreto dello scorso 6 ottobre 2022.
Quando si accendono i termosifoni quest’anno?
Dal 1993 l’Italia è suddivisa in fasce dalla A alla F. Più il clima è caldo, più in là sarà acceso il riscaldamento. In base al piano di risparmio energetico del ministero, nel dettaglio:
- Zona A i riscaldamenti potranno essere accesi per 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo;
- Zona B per 7 ore al giorno dall’8 dicembre al 23 marzo;
- nella zona C per 9 ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo;
- nella zona D per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile;
- per la zona E per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile;
- per la zona F non è prevista alcuna limitazione.
Nella Zona A ci sono le regioni più calde dell’Italia come le isole di Lampedusa ed in generale Sicilia. All’estremo opposto troviamo le località più fredde dell’arco alpino di Belluno e Trento, inserite nella zona F: per loro non è prevista di fatto alcuna restrizione. Rientrano nella fascia F anche alcune località dell’Appennino, come Abetone, in provincia di Pistoia: anche qui per il riscaldamento della case non cambierà nulla, in considerazione del clima particolarmente rigido.
Nella zona E troviamo le province di Alessandria, Bergamo, Brescia, Bolzano, Milano, Padova, Torino, Bologna, L’Aquila, Parma, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Arezzo, Perugia e Potenza. Nella zona D, la data di accensione del riscaldamento è l’8 novembre e il periodo va avanti fino al 7 aprile, con un orario massimo di funzionamento che non può superare le 11 ore. Questa zona comprende, tra le altre, le province di Avellino, Caltanissetta, Firenze, Genova, Livorno, Pisa, Roma, Siena e Vibo Valentia.
Nella zona C, invece, il riscaldamento si accende dal 22 novembre al 23 marzo, fino a 9 ore al giorno. Qui ci sono le città della fascia adriatica nord e le province di Bari, Cagliari, Cosenza, Napoli, Oristano, Salerno e Taranto. Chiudono le aree con il clima più mite: nella zona B c’è il via libera ai termosifoni dall’8 dicembre al 23 marzo, per un massimo 7 ore al giorno. Qui ricadono le province di Agrigento, Catania, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Le limitazioni non si applicano chiaramente ad ospedali, cliniche e case di cura e scuole.