Tema delicato per famiglie e imprese è quello relativo al caro bollette. Dopo la guerra in Ucraina, infatti, sono cresciuti i prezzi per quanto riguarda l’energia e il gas. Ecco cosa intende fare la premier in pectore Giorgia Meloni.
Bisogna intervenire subito per fermare il caro bollette. Servono aiuti immediati e certi per famiglie e imprese. Il prossimo Governo dovrà gestire la crisi economica ed energetica che ha portato a dei rincari pazzeschi.
C’è bisogno di un decreto contro il caro bollette. Un intervento serio ed immediato. Ad occuparsene sarà il prossimo Governo a guida Giorgia Meloni che dovrà valutare anche se rinnovare il bonus 150 euro per chi ha un reddito inferiore ai 20mila euro. Già il prossimo Consiglio dei Ministri, dunque, sarà decisivo per i primi decreti. Servirà, ovviamente, anche un grande investimento economico da parte delle casse dello Stato.
Bollette, cosa sta per decidere Giorgia Meloni
Sono tanti i dossier a cui dovrà lavorare il prossimo Governo che avrà come premier la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. In campagna elettorale le promesse sono state tante, alcune delle quali difficilmente saranno realizzate. Adesso la priorità è quella di contrastare il caro bollette: sarà questo il primo atto che farà la futura premier Meloni.
La notizia positiva è che il prezzo del gas è sceso sotto i 120 euro al megawattora. Al di lù di questo, comunque, servirà un aiuto per affrontare il caro energia. Con quali soldi saranno finanziati i prossimi decreti? Il Governo Draghi ha lasciato un tesoretto da 10 miliardi di euro. Altri arriveranno nel 2023. Ovviamente, come già specificato a più riprese, l’obiettivo della futura premier Meloni è quello di evitare lo scostamento di bilancio.
Ecco perché già nel prossimo Consiglio dei Ministri dovrà esserci un nuovo decreto o emendamento al decreto Aiuti Ter.
Bollette, cosa ha deciso Giorgia Meloni
La maggior parte degli interventi del futuro Governo Meloni sarà dedicato all’energia e al caro bollette. A questo si aggiunge anche la proroga sul taglio delle accise per i carburanti: lo sconto di 30,5 centesimi al litro su benzina e diesel che è, attualmente, prolungato fino al 18 novembre e che Meloni dovrà nuovamente allungare nel prossimo decreto.
Bisognerà, poi, estendere anche il taglio dell’Iva al 5% per il gas e l’abbattimento degli oneri di sistema. Per fare ciò serviranno almeno altri 4 miliardi per il primo trimestre del nuovo anno. Tutto ciò senza dimenticare la lotta all’inflazione e la riforma delle pensioni: un inizio in salito per Giorgia Meloni che avrà, di fronte a sé, tante sfide da affrontare.