Aumenta ancora il dibattito riguardo il mercato libero nel contesto di aumento delle bollette
A causa del rincaro delle bollette, aumentano le tensioni tra famiglie, che non riescono ad affrontare i costi dell’energia, le imprese, di cui molte costrette a chiudere o mettere i propri dipendenti in cassa integrazione e lo Stato, che dovrà farsi carico di una situazione disastrosa.
A tenere banco è anche il dibattito riguardo il mercato libero per le bollette. Ecco quali sono le principali preoccupazioni e qual è lo scenario che ci aspetta.
L’avvio del mercato libero energetico è imminente ma, nonostante questo, il dibattito tiene ancora banco. La Confcommercio è intervenuta riguardo l’imminente scadenza del 31 dicembre, sottolineando che è necessaria una proroga del termine per quanto riguarda “il superamento del regime di tutela di prezzo”. Secondo la Confederazione, infatti, gli aumenti delle materie prime dell’energia hanno raggiunto livelli “abnormi” durante gli ultimi mesi, soprattutto per via della guerra in Ucraina.
Sotto la lente ci sono i contratti con le compagnie di energia, e intanto la Confcommercio annuncia che, rispetto al 2021, “il prezzo medio delle offerte nel libero mercato ha visto una crescita del 78”. Dunque, il mercato tutelato, rappresenterebbe la possibilità di accedere a garanzie sui prezzi maggiori.
Montano intanto le proteste dei consumatori, giustificate dai dati Istat, secondo cui una famiglia media passa dal +57,3% del mercato tutelato (per quanto riguarda le bollette della luce), al +135,9% del mercato libero. Una differenza di circa il doppio.
Secondo Massimiliano Dona (Unc), dunque, andrebbe rinviato la fine del mercato tutelato, sia per quanto riguarda le famiglie che le microimprese. Le richieste minime sono quelle di allineare la fine del mercato tutelato del gas (prevista per il 1° gennaio 2023) con quella della luce, la quale è prevista invece per il 10 gennaio 2024.
In questo caso, quindi, potrebbe essere possibile fare una scelta libera del venditore, oltre alle condizioni previste per l’acquisto di gas o elettricità. Scegliendo il mercato tutelato, infatti, i prezzi dell’energia vengono decisi dalle autorità settoriali; mentre nel mercato libero le tariffe devono essere negoziate con il fornitore. Secondo Arera, infatti, solo l’8,85% delle offerte proposte nel mercato libero sono risultate realmente convenienti sul fronte dell’elettricità.
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