Una nota azienda ha deciso di salvare i suoi dipendenti erogando un bonus di 3600 euro e buoni benzina.
I rialzi di questi mesi stanno mettendo a dura prova le famiglie italiane che difatti dopo la pandemia si vedono costretti a fronteggiare un’emergenza energetica senza precedenti. Proprio per contrastare questa situazione una nota azienda italiana ha deciso di erogare un bonus di 3600 euro e buoni benzina ai suoi dipendenti.
Si tratta del Pastificio De Cecco molto affermato che nel corso degli anni è riuscito ad aggiudicarsi una fetta importante di estimatori. In ogni caso, l’azienda ha deciso di corrispondere 3.600 euro a tutti i dipendenti una volta che saranno raggiunti gli obiettivi che si trovano fissati all’interno dell’Accordo Integrativo Aziendale risalente allo scorso 27 maggio. Oltre a ciò, si è deciso di predisporre anche dei buoni carburante in modo tale da consentire ai dipendenti di sostenere le spese che riguardano l’utilizzo dell’auto per recarsi sul posto di lavoro. Quelli citati non sono gli unici riconoscimenti previsti dall’azienda De Cecco a favore dei propri dipendenti. Per ciascun lavoratore difatti è stato riconosciuta la Polizza Assicurativa Infortuni Extra Professionali mentre per i dirigenti è contemplata la Polizza Integrativa Sanitaria.
Va detto comunque che l’azienda non è nuova a queste iniziative che rivelano una grande attenzione nei confronti dei propri lavoratori. Basti pensare, infatti, che nel 2021 è stato aperto anche un asilo nido aziendale realizzato impiegando risorse private. Per adesso, la struttura ospita una decina di bambini per aiutare i lavoratori che avendo dei bambini piccoli non sanno a chi lasciarli. Per tutte queste ragioni, dunque, stando ad un’indagine avviata dall’ITQF, Istituto Tedesco Qualità e Finanza, De Cecco risulta essere senza ombra di dubbio il datore di lavoro migliore operante nel settore alimentare. Mai come in questo periodo, infatti, è necessario che ognuno faccia la sua parte aiutando in particolar modo coloro che stanno risentendo in misura maggiore dell’attuale carovita. E’ il caso ad esempio dei lavoratori che ogni giorno sono costretti ad utilizzare la macchina per recarsi sul posto di lavoro con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista delle spese per il carburante.