Ci stiamo avviando verso la fase peggiore da quando è cominciata la crisi del gas. Già a partire da ottobre, le bollette aumenteranno talmente tanto di prezzo che molte famiglie potrebbero rimanere senza elettricità. Ci aspettano aumenti fino a 3.000 euro.
Secondo gli analisti, ottobre sarà l’inizio della fase peggiore della crisi, e non c’è neanche una garanzia che le cose miglioreranno prima o poi. Dopo tutte le sanzioni e le contromosse della Russia dopo l’invasione, il prezzo del gas è salito ancora e adesso che arrivano le bollette ce ne accorgeremo.
Si prevede un aumento del 70% sul totale delle bollette, con alcuni che andranno a sforare i 300 euro al mese. Secondo le stime, con i consumi medi attuali di una famiglia media in italia, l’aumento dovrebbe essere di circa 2.942 euro su base annua. E questo limitandoci alle spese di fornitura del gas.
Aumenti record per le bollette. Le famiglie spenderanno 3.000 euro in più
Si tratta di un aumento del 117% rispetto alle bollette del 2021. A questo si somma l’altro grande fattore di quest’anno, le bollette della luce. Se la bolletta del gas è prevista in aumento del 117%, quella della luce è già aumentata del 122%. Un salasso per tutte le famiglie italiane. Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, afferma che sono a rischio i bilanci di milioni di persone e che il nuovo governo dovrebbe approvare rapidamente tre misure estremamente urgenti.
La prima è la disgiunzione tra le bollette di luce e gas, seguendo la strada del disallineamento; la seconda è bloccare i distacchi delle forniture energetiche per tutto il 2023; e la terza è annunciare la fine del mercato tutelato del gas, programmata per gennaio 2023, e quella della luce, programmata per gennaio 2024.
La palla adesso passa al prossimo governo guidato dal centrodestra, tutt’ora in fase di formazione. Ai ministri del nuovo esecutivo starà il compito di continuare l’operato di Mario Draghi nel gestire la crisi che sta colpendo il nostro paese e tutta l’Europa in questi mesi. Gli interventi a favore delle famiglie servono e devono essere rapidi, senza contare degli interventi a favore delle imprese, che stanno venendo una alla volta strangolate dai rincari dell’energia.