L’Arera ha annunciato cambiamenti nel calcolo delle bollette del gas a partire da Ottobre: scopriamo insieme cosa succederà.
La novità è entrata ufficialmente in vigore da ieri 1 Ottobre e da ora in avanti sarà questo il metodo che verrà utilizzato in Italia per calcolare i costi dell’energia.
Il prezzo del gas veniva calcolato da Arera usando come riferimento le quotazioni del mercato all’ingrosso; adesso verranno utilizzati i prezzi del mercato all’ingrosso Psv italiano.
Le nuove misure fanno sempre parte del piano di ‘emergenza’ pensato nelle ultime settimane dal Governo per far fronte alla crisi energetica che da mesi attanaglia tutta l’Unione Europea. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha dato il via ad una serie di manovre urgenti che puntano all’indipendenza energetica dell’UE.
A livello europeo si è giunti ad un accordo sulla diminuzione dei consumi in tutti gli stati membri dell’Unione, oltre ai provvedimenti nazionali scelti dai diversi premier politici. In Italia come sappiamo ci aspetta un inverno di risparmio e sacrifici.
Proprio per continuare a garantire le forniture di energia e scongiurare un blocco totale, l’Autorità ha deciso di cambiare le carte in tavola a monte, ovvero sul calcolo del prezzo da proporre ai consumatori.
Nuove bollette del gas: come cambia il prezzo mensile
Il nuovo calcolo interessa tutte le famiglie che si appoggiano ad aziende fornitrici del mercato tutelato, ovvero 7,3 milioni di utenze domestiche. Parliamo di circa 20,4 milioni di italiani, il 35,6% della popolazione.
Il punto di riferimento sarà il prezzo del gas all’ingrosso sul Psv (Punto di scambio virtuale) italiano; il costo verrà aggiornato ogni mese e non più ogni tre. Secondo l’Arera, questo metodo eviterà ulteriori rincari.
Primo perché in questo modo il cliente finale non dovrà sobbarcarsi i costi di copertura del rischio, secondo perché così si potrà subito beneficiare del tanto atteso price cap, il tetto al prezzo del gas a livello europeo (se verrà davvero implementato).
L’Unione nazionale consumatori aspettava da tempo questo risultato: “Finalmente accolte le richieste che facevamo da mesi all’Authority. Ora però anche il Governo Draghi deve fare la sua parte e intervenire immediatamente per rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il primo gennaio 2023, come chiede oggi Arera e ha già chiesto da mesi”.
Allo stesso tempo non è altrettanto felice il Codacons, che ha descritto la mossa come “una scelta che non mette al riparo gli utenti dalle forti fluttuazioni delle quotazioni energetiche”.
“Grave è che Arera abbia provveduto a decidere un cambiamento così importante senza avvisare preventivamente le associazioni dei consumatori e senza un confronto con chi rappresenta coloro che pagano le bollette”.