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10 euro un chilo di pane: dove siamo finiti dopo pochi mesi di guerra

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Sabrina Pesce

Dopo soli pochi mesi di guerra, la situazione risulta essere già estremamente drammatica basti pensare che per un chilo di pane ora servono 10 euro.

La guerra in Ucraina ha avuto ripercussioni non solo sui prezzi del carburante ma anche su quelli dei prodotti alimentari che a conti fatti sono aumentati in maniera esponenziale e peraltro non accennano a diminuire. Si tratta di conseguenza di una situazione a dir poco preoccupante che merita di essere posta all’attenzione di chi di dovere.

Crisi economica

A tal proposito, va detto che i rialzi non influiscono in maniera negativa solamente sulle famiglie ma anche sulle imprese. In particolare, i panificatori hanno fatto sapere che se la situazione dovesse rimanere tale si troveranno costretti a mettere in vendita un chilo di pane a 10 euro. Chiaramente, gli operatori del settore della panificazione hanno sottolineato di essere dalla parte del popolo ma la situazione per loro è insostenibile a causa degli aumenti. A scendere in piazza sono stati i panificatori di Napoli guidati da Unipan Confcommercio Campania. I manifestanti, in particolare, hanno voluto porre l’attenzione sugli aumenti delle bollette di luce e gas come anche delle materie prime. Il rischio paventato è che il pane non ci sarà più. I manifestanti si sono detti realmente sfiniti dalle speculazioni messe in atto sulle bollette. In particolare, il Presidente di categoria Domenico Filosa ha fatto sapere che la situazione è a dir poco preoccupante dal momento che sono già tantissime le imprese che hanno dovuto chiudere a causa di uno Stato assente.

Si sta trascurando una categoria che svolge un ruolo molto importante nella società dal momento che il pane risulta essere da sempre un alimento essenziale per il quale la popolazione può decidere di mettere in atto delle vere e proprie rivoluzioni. In ogni caso, i manifestanti hanno evidenziato aumenti che arrivano anche al 700 per cento che per la gran parte di loro risultano essere insostenibili e che non è giusto siano riversati sui consumatori. Alla luce di quanto appena detto, è estremamente importante l’intervento del Governo volto ad evitare che tra sole poche settimane molti panificatori siano costretti a chiudere per via della situazione sopra descritta.

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