Come sono i salari in Italia? Potremmo credere che siano sufficienti, ma nonostante questo, c’è qualcosa che non va. Secondo l’OCSE il nostro paese non è cresciuto adeguatamente e i salari dei lavoratori italiani riflettono tale mancanza di crescita.
Secondo lo studio dell’OCSE sulla crescita degli stipendi dei paesi europei, l’Italia è all’ultimo posto per crescita economica per il periodo dal 1990 al 2020. Ultimo posto della classifica che ci aggiudichiamo con un, anzi, decrescita degli stipendi italiani di -2,9% in termini reali. Siamo l’unico paese europeo con crescita negativa.
Il dato mostrato dall’OCSE è da prendere in senso relativo. Non si tratta di una rilevazione relativa all’andamento effettivo delle retribuzioni, né contrattuali, né di fatto, ma, più semplicemente, della voce “salari” all’interno del Prodotto Interno Lordo.
Il dato quindi non riguarda direttamente i salari degli italiani, ma la stagnazione in cui l’economia del nostro paese sta sguazzando da ormai 30 anni. Questo spiega come la nostra economia abbia prodotto lavoro in settori a bassa produttività. Un fenomeno evidenziato dalla sempre maggiore presenza dei cosiddetti “working poor” (lavoratori poveri): persone che pur avendo un un lavoro retribuito, o guadagnano poco, o sono in stato di precarietà.
La situazione è, però, in ripresa. Sempre secondo i dati OCSE, il PIL italiano, dopo una ricaduta vertiginosa nel 2021, ha cominciato una rapida ripresa, e con lui l’indice dei salari. La ripresa del PIL nel 2022 è del 6,6%, ma sull’onda di questa spinta, la voce salari è salita anche di più. Precisamente, del 7,1%, la crescita più alta in Europa dopo il 7,2% della Finlandia. Per fare alcuni paragoni, la Francia ha avuto una crescita del 6,1%, la Spagna del 4,1% e la Germania ha avuto un incremento appena dell’1,2%. La crescita reale dei salari italiani in questi 30 anni quindi c’è stata, seppur solo dal 4,1%.
A fare meglio in Europa con l’aumento dei salari sono i paesi ex sovietici. La Lituania, per esempio, ha avuto una crescita dei salati dal 1990 del 292%, e molti altri paesi dell’ex blocco comunista hanno avuto simili aumenti a tre cifre in punti percentuali. Tuttavia si tratta di casi particolari, in quanto hanno sperimentato una trasformazione da un tipo a un altro di economia, in nessun modo paragonabili l’uno all’altro.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…