Cosa aspettarsi per i mutui con l’aumento dell’inflazione: non arrivano buone notizie
Con l’aumento dell’inflazione sono molteplici le conseguenze per le famiglie italiane. Tra queste c’è sicuramente il discorso legato ai mutui. Il tasso d’interesse è schizzato alle stelle. Chi ha un mutuo a tasso variabile diventa praticamente ostaggio delle oscillazioni del mercato finanziario. La BCE ha alzato come non mai il costo del denaro che ha portato ad avere una rata mensile più pesanti per coloro che hanno deciso, prima del caro vita e dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, di sottoscrivere un finanziamento a tasso variabile.
Le previsioni negative sull’economia hanno portato la Banca Centrale Europa ad un aumento dei tassi d’interesse. Questo andamento ha portato di conseguenza un aumento di tutte le rate dei mutui variabili che si basano proprio sull’andamento dei mercati finanziari.
Nello specifico chi sottoscrive mutuo a tasso variabile deve sapere che la rata mensile non è costante ma dipende dalla somma dello Spread (una percentuale decisa dalla banca) più un tasso di mercato che generalmente è l’Euribor per i mutui a tasso variabile.
A inizio gennaio l’Euribor a 3 mesi aveva un valore negativo di -0,57%. Un dato sicuramente favorevole per chi pagava mutuo tasso variabile. Lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia che ha portato anche ad un tasso di inflazione pazzesco ha stravolto tutto. Il tasso Euribor da negativo ha iniziato a crescere a dismisura. In media questo aumento costerà sulla rata mensile quasi 100 euro in più. Una somma pesante se consideriamo tutti gli altri aumenti dovuti al caro vita che sta ormai dilagando su beni e servizi riducendo il potere d’acquisto.
Chi ha un mutuo a tasso variabile può ancora evitare il peggio considerando che l’andamento dei tassi non è incoraggiante. All’orizzonte potrebbero esserci rate sempre più onerose.
Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile è ancora in tempo per valutare una surroga e passare così a un tasso fisso: si tratta ancora di una buona possibilità perché significa bloccare il valore della rata nei prossimi mesi. Un’altra soluzione sarebbe passare ad un tasso misto con un mutuo a rata protetta oppure con cap.
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