L’Agenzia delle Entrate sta per tornare in azione e i contribuenti sono avvisati: come muoversi se arriva un avviso
Nel momento in cui arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate si è sempre in ansia, per il timore di ricevere qualche sanzione per un’imposta non pagata. Ricevere un avviso bonario non è mai una bella cosa ma non bisogna mai allarmarsi troppo in fretta perché potrebbe esserci stato un errore. Prima quindi di pagare quanto richiesto, è sempre meglio consultare il commercialista.
Si possono infatti fornire informazioni e documentazione laddove l’Amministrazione si sia sbagliata. L’avviso bonario dal fisco può arrivare a seguito di controlli sulle dichiarazioni fiscali, sulla base delle dichiarazioni dei contribuenti in possesso dell’AdE, o dopo controlli diretti a verificare la correttezza dei dati indicati su versamenti, contributi e premi.
Agenzia delle Entrate, le procedure in caso di avviso bonario
Quando si riceve un avviso bonario, il contribuente può pagare quanto richiesto o provare a discolparsi., se ritiene la pretesa non fondata. Se invece la richiesta del fisco è fondata, è meglio affrettarsi a pagare l’importo entro i giorni indicati. Infatti se si paga entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, si può godere di uno sconto del 10% per le comunicazioni da controllo automatico e del 20% per quelle da controllo formale.
Oltre alla sanzione va versata anche l’imposta contestata e gli interessi, ma ogni cosa è comunque indicata nell’avviso. Il decreto Ucraina bis aveva raddoppiato la tempistica per il pagamento a 60 giorni ma si era trattato solo di una misura transitoria, che è terminata il 31 agosto 2022. Si può chiedere anche la rateizzazione dell’avviso bonario: 8 rate per importi fino a 5mila euro e 20 rate per importi oltre quella cifra.
Nel caso in cui non si è d’accordo con quanto accusato dall’Agenzia delle Entrate, si possono appunto fornire informazioni e documentazione per discolparsi, ma il tutto va fatto sempre entro 30 giorni. Ci si deve rivolgere a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia o avvalersi dei servizi PEC e CIVIS.