Con l’arrivo del nuovo esecutivo cambieranno molte cose. Ecco che fine faranno le agevolazioni come il Superbonus con il nuovo governo
A vincere le elezioni è stato senz’altro il Centrodestra. Il nuovo governo a guida Fratelli D’Italia avrà dunque il compito di risollevare il Paese e cercare di trovare delle soluzioni alla crisi incombente.
Sono in tanti, infatti, a chiedersi che ne sarà di bonus e agevolazioni con l’arrivo dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Ecco che fine farà il Superbonus con il nuovo governo.
Ecco che fine farà il Superbonus con il nuovo governo
Sono in molti a chiedersi che fine farà il Superbonus 110% con l’arrivo del nuovo governo. La maggioranza solida che si va a formare fa pensare che il prossimo esecutivo avrà ampia libertà di manovra e, dunque, possa attuare riforme, normative e anche modificare provvedimenti già eseguiti.
Per quanto riguarda il Superbonus 110%, questa agevolazione è già stata cambiata moltissimo nel tempo. L’agevolazione consente di attuare importanti lavori di ristrutturazione della propria casa praticamente a costo zero. È possibile ottenere una detrazione nella dichiarazione dei redditi o uno sconto in fattura. Infine, si può decidere per la cessione del credito.
Tuttavia, il Governo Draghi ha dapprima fortemente limitato questa possibilità, introducendo poi una serie di normative per permettere un procedimento più fluido. Per quanto riguarda il futuro del Superbonus, questo resterà al 110% per tutte le spese effettuate fino al 31 dicembre 2023. Successivamente, l’aliquota intesa dall’agevolazione scenderà al 70% riferite alle spese nel 2024 e del 65% per le spese sostenute nel 2025.
Intanto, Fratelli d’Italia ha annunciato di voler procedere con il riordino degli incentivi nei bonus edilizi, mentre la Lega ha parlato di agevolazione fiscale per coloro che hanno il diritto di accedere alla misura, oltre a rendere il Superbonus più sostenibile. Infine, Forza Italia ha proposto una razionalizzazione della normativa riguardo gli incentivi e i bonus edilizi.
Con il nuovo governo le ipotesi sono quelle di un abbassamento dell’aliquota del Superbonus, il quale passerà dal 110% al 70-80%. Inoltre, è prevista una semplificazione delle regole, oltre alla cancellazione della responsabilità sociale. L’intenzione, quindi, è quella di sbloccare definitivamente i crediti senza arrecare danni a circa 30mila aziende del settore edilizio.