In materia di pensioni, con l’arrivo di Ottobre sono stati promessi soldi in più: ecco cosa accadrà davvero.
I pensionati stanno patendo l’aumento dei prezzi generati dalla crisi energetica. Riuscire a stare dietro ai pagamenti delle utenze e diventata un’impresa per pochi e per questo il Governo ha deciso di introdurre delle misure volta a rendere particolarmente ricco il cedolino di Ottobre.
Per i pensionati sono in arrivo delle buone notizie dunque che li riguarderanno a patire dal prossimo mese fino a gennaio 2023. In particolare, tra le misure messe in campo per contrastare il carovita c’è il bonus 150 euro che nasce con l’intento di dare una boccata d’ossigeno alle famiglie che stanno affrontando maggiori difficoltà. Non a caso, le categorie che rientrano nella misura sono le stesse previste nel caso del bonus 200 euro e per di più il tetto massimo relativo all’ISEE che dà accesso ai 150 euro è stato ridotto a 20mila euro. Gli aumenti annunciati inoltre sono il frutto della decisione del Governo di anticipare la rivalutazione delle pensioni di 3 mesi. L’intento dichiarato è quello di contrastare in maniera efficace l’inflazione rafforzando il potere di acquisto dei pensionati. Va detto, in ogni caso, che si tratta di una misura a carattere transitorio che sarà destinata solamente a coloro che presentano un reddito annuo non superiore ai 35mila euro. La rivalutazione in esame peraltro sarà del 2 per cento.
Con l’avvento del mese di gennaio infine ci sarà la rivalutazione vera e propria che sarà fissata sull’8 per cento. Essa riguarderà ciascun pensionato, senza limite di reddito. Anche se a tal proposito va detto che coloro che percepiscono pensioni molto alte avranno diritto ad un rivalutazione solo parziale. In poche parole, soltanto coloro che avranno una pensione non superiore ai 2.097 euro avranno diritto a godere della misura nella sua totalità. Ciò detto, si tratta senza ombra di dubbio di interventi estremamente importanti che mirano ad aiutare in maniera concreta le famiglie che stanno facendo non poca difficoltà a far fronte all’ondata di aumento prezzi che a partire dalla guerra in Ucraina stanno riguardando gli italiani così come tutti cittadini europei.