I danni al gasdotto Nord Stream 1 mettono a rischio i già esigui rifornimenti di gas naturale dalla Russia. Dopo la chiusura di qualche settimana fa, i malfunzionamenti e i danni al gasdotto continuano ad aggravare la situazione del gas naturale in Europa.
Recentemente ci siamo ritrovati spesso a parlare del gasdotto Nord Stream 1. Si tratta della principale via di rifornimento di gas naturale europea. Una lunga linea di tubi attraverso cui il gas naturale estratto in Russia arriva fino in Europa passando per il Baltico, fino in Germania. I danni subiti di recente dal gasdotto possono mettere ulteriormente a rischio i rifornimenti.
La linea offshore del gasdotto Nord Stream 1 si è danneggiata in 3 punti distinti nelle ultime ore. Si tratta di danni alle tubature del gasdotto occorsi nel tratto sottomarino che attraversa il Mar Baltico, sul confine tra le acque territoriali svedesi e danesi.
Pessime notizie sul gas: i danni sono incalcolabili. E finiremo per pagarli noi
Le autorità di Copenaghen hanno immediatamente messo in allerta i centri di produzione energetica del territorio nazionale e alzato le misure di sicurezza in molti dei punti più critici del gasdotto. Si sta ancora indagando su cosa abbia causato le perdite in mare, ma le opinioni da parte dei Governi di tutto il mondo fioccano.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha subito commentato dicendo che, seppur non si escluda nessuna opzione, è molto probabile che il danno sia di origine dolosa. Dello stesso avviso sono anche le autorità politiche tedesche, che indicano come tutto porti a pensare ad un attacco mirato. Intanto sono state aumentate le misure di sicurezza attorno al gasdotto Nord Stream 2, in caso ci fossero altri problemi dello stesso tipo. Nonostante anche il gasdotto Nord Stream 2 rifornisca in maniera massiccia l’Europa, si è scatenato il panico in seguito ai danneggiamenti del principale mezzo di approvigionamento di gas naturale dell’Unione Europea.
Non solo nell’Unione, ma anche negli altri paesi europei che non ne fanno parte si è cominciato a prendere precauzioni contro la possibilità di attacchi mirati alle risorse energetiche. Il Governo norvegese ha invitato le compagnie energetiche all’attenzione riguardo droni non identificati, così come sono state messe in allerta le navi che trasportano gas in forma liquida. I portavoce dell’UE affermano che per il momento non ci sia un reale pericolo riguardo gli approvigionamenti, ma la tensione è comunque alta.